Regione. Con un’interrogazione Matteo Rosso (Pdl) ha chiesto alla Giunta regionale per quale motivo siano state assegnate “cifre così cospicue e in che modo sarà verificato il raggiungimento concreto degli obiettivi finanziari”, inerenti interventi di cooperazione con Paesi stranieri.
Il 4 giugno 2010 la Giunta ha infatti approvato la delibera “Interventi per la cooperazione allo sviluppo, la solidarietà internazionale e la pace” con la quale ha assegnato 311 mila euro per iniziative da realizzare in Ecuador, Kenya, Etiopia, Bolivia, Sud Sudan, Mali, Uganda, Rwanda, Libano. Il capogruppo Pdl ha sottolineato: “Questo tipo di iniziative sono utili ed importanti, ma in momenti di crisi come quello attuale, le nostre risorse sarebbe più utile utilizzarle in Liguria”. Rosso ha chiesto anche “come vengono verificati gli effetti dei progetti sostenuti”.
L’assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi ha ribadito che “la materia è regolata da una specifica legge regionale che disciplina il settore e che prevede un piano triennale degli interventi”. Sulla base di ciò, come ha specificato l’assessore, in gli uffici hanno predisposto un bando, dal quale è scaturita una graduatoria. La Rambaudi ha anche specificato che esistono due differenti tipi di progetti, uno per la cooperazione all’estero, e l’altro che prevede iniziative di educazione alla pace, alla multiculturalità e all’integrazione da attuarsi in Liguria con l’ausilio delle scuole. Destinatari dei bandi sono le Organizzazioni non governative, alle quali è richiesto, tra gli altri requisiti, di avere sede in Liguria.
Rosso ha ribattuto: “La legge si può modificare. Mi chiedo chi ha verificato, ad esempio, come sono stati spesi in passato 42.000 euro per consentire l’apertura di un panetteria in Congo”.