Albenga. Sono in arrivo domani a mezzogiorno, ad Albenga, i 50 bambini provenienti dalla Bosnia Erzegovina, che, ogni anno, vengono invitati dal Comune di Albenga a trascorrere due giornate di vacanza. A bordo di un pullman, insieme agli educatori e alla mediatrice linguistica, i “figli della guerra dei Balcani” trascorreranno qualche giorno nella Riviera ligure, approfittando del bel tempo per qualche nuotata e un pò di divertimento. Alla sera, ceneranno con il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri e con l’Assessore ai Servizi Sociali, dott. Eraldo Ciangherotti, presso il Centro Anziani. Dell’organizzazione per la loro accoglienza, infatti, come da tradizione, se ne occupano, anche quest’anno, i volontari del Centro Anziani, coordinati dalla presidente Ausilia Donà, insieme ai Servizi Sociali del Comune di Albenga.
Quest’anno, tra le tante novità, è previsto l’ingresso per i ragazzi bosniaci prima ai Bagni “Miramare” di Albenga, in una spiaggia attrezzata proprio per il divertimento dei bambini, e poi al Parco Giochi “Le Caravelle” di Ceriale. I bambini, sotto la supervisione degli educatori, dormiranno a Peagna, alla Casa per Vacanza Santa Maria Bel Fiore, e mangeranno alla sede del Centro Anziani sul Lungocenta, consumando i pasti preparati dagli anziani di Albenga e dalla società cooperativa “CIRFOOD”.
“L’amministrazione è soddisfatta di aver collaborato con il Centro Anziani – dichaira Eraldo Ciangherotti, Assessore ai Servizi Sociali di Albenga – Sono stati organizzati tutti i momenti del soggiorno di questi ragazzi, coinvolgendo tanti imprenditori con spirito di gratuità. Ognuno, chi più chi meno, infatti, contribuirà concretamente a rendere possibile il divertimento e la festa di questi ragazzi. Infatti, oltre al pernottamento, anche gli ingressi al Parco ‘Le Caravelle’ di Ceriale e alla spiaggia ‘Miramare’ di Albenga sono stati offerti interamente dai gestori, così come i pasti preparati dal Centro Anziani e dalla CIRFOOD. “Questi ragazzi provengono da paesi, dove la guerra li ha segnati parecchio – aggiunge Ausilia Donà, grande promotrice dell’iniziativa – molti di questi ragazzi sono orfani o ammalati di leucemia e tumore, a causa dell’uranio impoverito contenuto nelle bombe. Eppure riusciamo ogni anno a farli sorridere e divertire per qualche ora, dimostrando loro semplicemente il nostro affetto”.