Cronaca

Tomaso Bruno, sì alla richiesta di un procedimento “veloce”: prossima udienza il 7 giugno

Tomaso Bruno - in carcere in India

India. Un’udienza durata appena dieci minuti e tutta in lingua locale, difficile da comprendere per i genitori di Tomaso Bruno che hanno seguito col cuore in gola il dibattimento in aula. Dibattimento che, in realtà, si è limitato alla formalizzazione dell’accusa di omicidio da un lato, e della tesi difensiva della morte per cause naturali da parte dei legali della difesa del 27enne albenganese rinchiuso da più di tre mesi nel carcere di Varanasi per la morte del compagno di viaggio Francesco Montis, insieme all’amica Elisabetta Boncompagni.

I genitori di Tomaso si sono dovuti accontentare della traduzione sintetica dei propri legali per capire ciò che stava succedendo in aula. Pochi minuti per decidere di fissare la successiva udienza “in tempi brevi” – così come richiesto dagli avvocati di Tomaso – e precisamente per il prossimo 7 giugno. “E’ un segnale positivo – hanno detto i genitori del ragazzo -. Volevamo stringere i tempi e così è stato. Il 7 giugno saranno ascoltati i testimoni: i camerieri dell’albergo in cui alloggiavano i tre ragazzi, i proprietari e i poliziotti. Testimonianze che noi abbiamo già avuto modo di leggere dopo l’arresto e che non credo aggiungeranno un granchè di nuovo. Intanto, nostro figlio ed Elisabetta hanno ricevuto la visita anche del console italiano, dottor Gabriele Annis, che si è interessato alle loro condizioni di salute. Anche noi abbiamo avuto modo di parlare con Tomaso e lo abbiamo visto forte, in buona salute e, soprattutto, ottimista”.

Euro Bruno e al moglie si fermeranno in India fino a mercoledì. Nei primi giorni della settimana, infatti, è previsto un incontro nell’ambasciata italiana con i legali di Nuova Delhi e lì, probabilmente, ci sarà l’occasione per concordare la strategia difensiva e, per i genitori, di capire più precisamente i prossimi passi da compiere.

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