Cronaca

Nicolick: “Procura non può aiutarmi ma cercherò di fare luce sulla morte di mio fratello”

volantinaggio Duomo Zanardi Nicolick

Savona. Come aveva annunciato, Roberto Nicolick, ieri, si è recato in Procura per un incontro con il sostituto procuratore Alessandra Coccoli, che sta seguendo le recenti inchieste giudiziarie legate alla pedofilia. “La Dott. Coccoli è stata molto gentile e disponibile nell’ascoltare le mie richieste – spiega Nicolick -, che in buona sostanza vertevano su un sequestro da parte della Procura della documentazione scolastica e psicologica redatta dagli insegnati del Seminario di Savona, relativa a mio fratello, Alessandro Nicolick, morto negli anni 80 in seguito a vicende di droga”.

“Purtroppo, visti gli anni trascorsi dai fatti, una quarantina, e ammesso e non concesso, che in quegli anni e all’interno del Seminario fossero avvenuti dei reati di molestie o altro, non esiste più la procedibilità nei confronti di eventuali responsabili, per avvenuta prescrizione che interviene, in base alla Legge dello Stato, dopo soli dieci anni” precisa Roberto Nicolick.

“Pertanto la Procura non può richiedere al Seminario Vescovile di Savona i documenti e i registri che riguardano la persona di mio fratello in allora seminarista, poi fuggito dal seminario passando da una finestra. Quindi, risultando impercorribile l’opzione del sequestro dei registri, mi rimane come unica pista da seguire, per avere dati oggettivi, la ricerca di tutti quegli ex seminaristi, che all’epoca negli anni che vanno dal 1965 al 1970, erano allievi della struttura didattica del Seminario Vescovile di Savona” aggiunge Nicolick.

“C’è, tuttavia da rilavare che secondo il Diritto Canonico che regola i rapporti all’interno della Chiesa, gli eventuali reati commessi non cadono mai in prescrizione. Si tratta quindi di cercarei un gruppo di persone, non tutte in vita purtroppo, provenienti, geograficamente, quasi tutti dalla Parrocchia del Sacro Cuore, appunto come mio fratello, che scelsero in quegli anni di entrare in Seminario e che poi tranne qualche eccezione, ne uscirono con modalità diverse. Una delle mie ricerche sarà canalizzata proprio su chi aveva il compito di seguire e gestire a livello educativo questo gruppo omogeneo di giovanissimi seminaristi” osserva l’ex consigliere provinciale.

“Sicuramente questo educatore, o questo prefetto di camera, o questo giovanissimo sacerdote avrà notato qualche strano fatto che lo possa aver allarmato nelle dinamiche psicologiche di questi ragazzi che trascorrevano i loro anni migliori fra il Seminario di Savona e il Seminario estivo di Piana Crixia. Questo è quanto mi prefiggo. Mi rendo conto che sto seguendo una ricerca dagli esiti quasi impossibili, visto il muro di gomma e di conformismo che in determinate occasioni viene alzato, ma provare a fare luce nel buio è dovere di ogni buon cristiano, a tale proposito voglio citare Giovanni ‘Chi fa il male odia la luce e ne sta lontano perché la luce non faccia conoscere le sue opere a tutti” conclude Nicolick.

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