Cronaca

Monsignor Lupi difende la Diocesi: “Accuse ingiuste e false”

Vescovo Lupi

Savona. Il Vescovo di Savona, Monsignor Lupi, rompe il silenzio e replica con forza alle accuse che negli ultimi giorni sono state lanciate contro la Diocesi savonese. A far perdere la pazienza a Vittorio Lupi sono stati, in particolare, alcuni articoli comparsi sui quotidiani locali: “Sono rimasto esterrefatto dalle affermazioni contenute negli articoli de ‘Il Secolo’ di questi ultimi giorni e dall’immagine di Chiesa locale che ne consegue”.

“Lo stesso sconcerto mi hanno espresso i numerosi sacerdoti e laici che mi hanno telefonato manifestandomi il loro dolore e la loro solidarietà. Quello che mi preoccupa è proprio questa immagine della Chiesa che è stata così incredibilmente infangata e distorta agli occhi delle tante persone che in essa sono cresciute, in essa hanno creduto, di essa si sono fidate e tutt’ora si fidano” prosegue il Vescovo.

“No, non è questa la nostra Chiesa e non è la Chiesa in cui ci riconosciamo. Intendiamo per Chiesa non soltanto vescovo e sacerdoti, ma soprattutto i fedeli: tanti uomini e donne, giovani e vecchi, che sentono la Chiesa come la comunità che dà luce e forza alla loro esistenza, sostenendola con la fiducia e la speranza, nella grazia e nella misericordia di Dio” aggiunge il Monsignore.

“Le accuse contro la Chiesa minacciano di colpire non soltanto chi avesse eventualmente commesso leggerezze, o errori, ma proprio questo innocente popolo di Dio. Si parla di inchieste in corso da parte della magistratura; ben vengano, così si saprà se le cose stanno veramente come viene affermato, si potranno appurare eventuali responsabilità mie, dei miei predecessori, di chi ha amministrato in questi ultimi vent’anni come economo, direttore dell’ufficio amministrativo e legale rappresentante della diocesi” dice ancora Lupi.

“Le accuse formulate, almeno come ci sono giunte attraverso gli organi di stampa, le soffriamo come profondamente ingiuste e false. Questa sofferenza ci impedisce di entrare in polemica attraverso la comunicazione pubblica perché non è il luogo in cui speriamo di poter riconoscere e comunicare la verità circa i temi sollevati. Il mio primo pensiero va a tutte le persone che possono essere scandalizzate da queste affermazioni e da questa visione di Chiesa e a tutti i sacerdoti che, fedeli al loro servizio si sono sempre prodigati con generosità nel loro lavoro pastorale per dire loro: coraggio, non demoralizziamoci. Il Signore che è fedele ci usi misericordia e ci sostenga nel nostro camminino” conclude il Vescovo.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.