Regione. Rosario Monteleone è stato ufficialmente nominato, alla terza votazione e con 25 voti a favore, presidente del Consiglio regionale della Liguria. Per la vicepresidenza del Consiglio regionale sono stati nominati Michele Boffa (Pd) e Luigi Morgillo (PdL).
Rosario Monteleone è il tredicesimo consigliere a ricoprire la prestigiosa carica. Monteleone è nato a Careri (Rc) il 19 aprile 1958, è sposato, ha due figli. Dipendente di una multinazionale nel campo dei trasporti, è stato consigliere dal 1981 al 1984 e dal 1984 al 1990 presidente della circoscrizione Foce. Dal 1990 al 1993 membro del Consiglio di Amministrazione di Amt e dal 1997 al 2000 consigliere e capogruppo al Comune di Genova. Dal 2000 al 2005 assessore al Comune di Genova con deleghe al Patrimonio e Politiche abitative, demanio, igiene e artigianato. Già componente dei consigli di amministrazione di Fiera Internazionale di Genova, Amga Mediterranea e Cae S.p.A.. Nel 2005 è stato eletto consigliere regionale e ha ricoperto, per l’intera legislatura, la carica di vice presidente dell’Assemblea legislativa.
Nel suo primo discorso “post-investitura”, Monteleone ha reso omaggio all’operato del suo predecessore, l’ex presidente Ronzitti, ringraziandolo per il lavoro svolto, e poi ha ricordato l’ultima morte sul lavoro avvenuta alla stazione marittima di Genova con un minuto di silenzio. Nel suo discorso, il neo-presidente del consiglio regionale si è fatto garante del rispetto delle regole e delle procedure in seno al consiglio regionale affermando, nonostante le polemiche del PdL (che aveva sollevato dubbi sulla sua imparzialità, in quanto esponente dell’Udc), che sarà il “presidente di tutti”.
“Il consiglio regionale sarà luogo pulsante delle decisioni che verranno prese per la Liguria – ha affermato Monteleone -. Mi auguro un confronto anche duro ma sempre nel rispetto delle regole e al servizio dei liguri”. Tra le sfide del nuovo Consiglio la definizione del nuovo statuto regionale.
E sul ruolo dell’Udc come ago della bilancia nella composizione della giunta regionale: “C’ una linea del partito concordata con i vertici nazionali, ho ricevuto ampio mandato dalla segreteria nazionale nel condurre la trattativa con il presidente Burlando. Assieme a lui faremo la scelta migliore sulla base delle competenze previste dalle deleghe da assegnare” ha detto Monteleone.
Nel suo intervento da un lato il richiamo al Card. Angelo Bagnasco, dall’altro il riferimento alla laicità delle istituzioni: “Sono due cose distinte, il mio saluto era rivolto all’Arcivescovo di Genova, tuttavia ritengo che la vita istituzionale debba mantenere un approccio laico” ha spiegato il neo presidente del Consiglio regionale.