Politica

I “dubbi” di Sinistra Ecologia e Libertà sulla giunta Burlando

sinistra ecologia libertà

Liguria. Sinistra Ecologia Libertà rivendica il proprio ruolo e il proprio contributo per la vittoria di Burlando nelle scorse elezioni regionali.

“Cambiare la Liguria, innovarla profondamente, farne davvero la Regione del buon vivere, è l’obiettivo che vorremmo fosse perseguito senza esitazioni e per il quale siamo totalmente pronti ad impegnarci – si legge in un comunicato -. In tal senso, però, l’avvio del secondo mandato non ci pare esente da smagliature e contraddizioni. Ci sono nodi che riteniamo vadano sciolti. Guardiamo alla nuova Giunta senza pregiudizi e la valuteremo solo in base alla qualità del suo operato. Tuttavia, ci sarebbe piaciuto che si fosse seguito l’esempio pugliese di una totale parità tra i generi. Non possiamo inoltre nascondere che l’impianto che si scorge, ci pare nel complesso piuttosto moderato. Ci sembra che nel comporla il Presidente abbia teso più a rassicurare la ‘Liguria che conta’, piuttosto che a dare segnali d’innovazione ai settori più dinamici della società civile”.

“Avremmo poi voluto vedere in Giunta una più robusta rappresentanza della sinistra, non solo attraverso la presenza dei soggetti politici, ma anche delle sue tante espressioni sociali. In questo quadro va inserita la nostra incomprensibile esclusione. Sia chiaro, non siamo qui a lamentarci di non aver avuto un posto a tavola o a pietire compensazioni. Non è e non può essere questo il tema. Avremmo voluto almeno poter dire la nostra, semplicemente mettendo a disposizione di un progetto di cambiamento anche le nostre energie. Ci sono a sinistra competenze ed intelligenze che avrebbero potuto dare un contributo importante. I nomi, anche illustri, sono tanti e noti, bastava volerli includere. Ci chiediamo se le ragioni di tale disinteresse risiedano in una divergenza politico-programmatica. Se i temi che abbiamo sollevato in campagna elettorale siano ritenuti scomodi, non opportuni. Eppure, almeno parzialmente, li abbiamo ritrovati nel programma del Presidente”.

“Molto probabilmente – si legge ancora – disturba, ed è questa la vera ragione, la proposta politica avanzata dal nostro portavoce Vendola. Infastidisce forse chi invita tutti i partiti del centrosinistra ad abbandonare i propri fortini, a dismettere nicchie e rendite di posizione, per ripartire tutti daccapo e costruire insieme qualcosa di nuovo. Mettersi in gioco, lasciare i porti sicuri del comodo cabotaggio, come ci chiede la nostra gente, fa certamente paura. Qual è quindi la missione di Sinistra Ecologia Libertà? Innanzitutto dare delle risposte. Dare delle risposte  ai problemi e alle speranze dei cittadini, senza perdersi in settarismi che tanto male hanno fatto alla sinistra. Abbiamo mostrato maturità e serietà; non abbiamo fatto pressioni in altri Enti.  Gli elettori ci hanno votato per governare la Regione e quindi abbiamo cercato di fare dei ragionamenti politici coerenti al mandato che abbiamo ricevuto.  Noi siamo stati penalizzati perché la nostra proposta politica è credibile e vincente.  E´ un paradosso,  ma è così”.

“In questa particolare fase è più facile includere, è più facile accontentare, è più facile dare visibilità, a chi difende lo status quo – insistono i rappresentanti di Sel -. A noi non interessa competere con gli amici e compagni della Federazione della Sinistra; recuperare qualche punto decimale una volta e poi perderlo la volta successiva; non ci interessa recuperare qualche punto decimale al Pd; non ci interessa recuperare qualche punto decimale all´ IDV.  NOI vogliamo combattere e vincere culturalmente il Centro destra. Sosterremo con lealtà e convinzione i nostri compagni di squadra, fino a quando vinceremo o proveremo a vincere le partite del lavoro e della precarietà, della trasparenza, dell’ambiente, dei diritti, della laicità, della scuola e della sanità pubblica, della casa. E’ dal merito che intendiamo ripartire. Valuteremo ogni norma, ogni atto per il suo contenuto concreto, con disponibilità e senza preconcetti, in un senso o nell’altro. Dobbiamo proprio liberare le energie della Liguria, offrire possibilità vere di crescita, a tutti ed in particolare ai giovani e alle donne”.

“Oggi la sensazione diffusa è che non basti essere competenti, studiare ed avere buone idee per raggiungere i propri obiettivi. Senza una famiglia importante alle spalle, fuori dai giri giusti e dai salotti buoni, puoi essere il migliore e restare precario a vita. Merito e mobilità sociale sono ancora troppo spesso solo belle parole. Bisogna rompere le casematte dei poteri, le gabbie delle caste, dei circoli ristretti, delle professioni di lusso tramandate di padre in figlio. Liberare, innovare, rendere trasparente la società, non solo la politica. Dare senso alla parola uguaglianza, che è ancora troppo spesso solo un buon proposito, un orpello retorico. Ogni momento del nostro impegno istituzionale sarà finalizzato a rendere la vita dei liguri più sicura, meno precaria e se possibile un po’ più felice. Certamente sarà un cammino che non percorreremo in solitudine, dentro quest’aula ma soprattutto nelle piazze della Liguria”.

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