Savona. Un lavoro che piace e che dia soddisfazioni anche economiche, guardando all’industria come una buona opportunità: questo emerge in sintesi dalle risposte che 500 ragazzi savonesi, partecipanti a “Fabbriche Aperte 2010”, hanno dato compilando il questionario distribuito al termine delle visite aziendali.
Loro, giovani fra gli 12 e i 13 anni che frequentano il penultimo anno delle medie, il prossimo anno dovranno scegliere a quali scuole superiori iscriversi. Una scelta importante che potrà essere facilitata dalla conoscenza del tessuto industriale della provincia di Savona e dalla domanda di professionalità proveniente dal territorio. Infatti solo il 54,4% dei ragazzi ha già individuato la scuola media superiore da frequentare e solo il 38,9 % ha un’idea sul lavoro futuro. Il 60% di chi ha scelto la scuola lo ha fatto in base alle attitudini personali e se si registra un po’ più di indecisione per l’individuazione di un lavoro futuro, tutti sono però d’accordo sul fatto che l’attività lavorativa dovrà procurare soddisfazioni professionali ed economiche.
Nel dettaglio, le domande su scuola e lavoro hanno evidenziato il persistere di una divisione di orientamento fra maschi e femmine, con il 91,8 % dei ragazzi che si dicono portati verso uno studio tecnico-scientifico (in netta crescita rispetto al 76% registrato lo scorso anno) ed un 61,6 % di ragazze che continua a preferire una preparazione umanistica. Per il lavoro futuro, fra i maschi sono più numerose scelte di tipo tecnico, con il 35,4 % che vuole fare il geometra, l’architetto o l’ingegnere, ma anche con il 27,7 % che sceglierà il lavoro manuale (muratore e meccanico) e un 9,2 % orientato al terziario (con impieghi nel settore turistico). Fra le ragazze, invece, il quadro si fa più interessante e variegato. A fianco della “classica” scelta legata al mondo dell’educazione (con il 15,3 % che sceglierà l’insegnamento, nelle sue varie modalità), troviamo oltre il 40 % delle intervistate pronte a scendere sul campo tecnico-scientifico e a diventare per esempio medici (il 27,1 %) e ingegneri (l’8,2%). Ma in parte sono propense ad entrare nelle forze armate (il 5,9 %), a scegliere professioni legali (il 7,1%) e diventare esperti di comunicazione (interpreti il 7,1% e giornalisti il 4,7 %), guardando infine anche al terziario e alla ristorazione (scelta dall’11,8 %) e al commercio (dal 9,4 % ).
Le visite aziendali hanno giocato un ruolo importante nello stimolare una riflessione sul futuro da parte dei giovani partecipanti alla terza edizione di “Fabbriche Aperte”. Confrontandosi con i lavoratori infatti, gli studenti savonesi hanno potuto vedere cos’è e come funziona un’azienda e sopratutto quanto sia importante l’apporto di ciascun addetto, ognuno con una sua professionalità ed un suo percorso di crescita: meccanici e periti, ingegneri, chimici, responsabili di sicurezza ed ambiente, laureati in materie economiche e scientifiche. Ad affascinare i ragazzi nel corso delle visite di Fabbriche Aperte sono state soprattutto le tecnologie usate dalle aziende (il 58,8 %), affiancate dalla scoperta dell’universo dei laboratori di ricerca (indicato dal 24,9 % dei partecipanti).
Per il 53,9% dei ragazzi si è trattato della prima visita in una azienda, ma oltre la metà dei partecipanti aveva coscienza dell’importanza dell’industria per il tessuto economico del Savonese Alta l’attenzione e la sensibilità verso l’ambiente: oltre l’80% dei partecipanti si è detto convinto della necessità che un’industria adempia rigorosamente alle prescrizioni in materia di tutela e rispetto ambientale e si è dichiarato soddisfatto del grado di attenzione dichiarato e spiegato dalle aziende savonesi nelle diverse fasi del loro ciclo produttivo.
“Tutti questi dati – dichiara il Presidente dell’Unione Industriali di Savona, Fabio Atzori – confermano la necessità di continuare a fare incontrare il mondo delle aziende con quello della scuola, per informare i giovani sulle potenzialità di una formazione tecnico-scientifica come elemento di forza per accedere al mondo del lavoro. Il nostro obiettivo è quello di instaurare un rapporto virtuoso con i giovani e la scuola, fondato sulla conoscenza, sull’informazione e sul continuo scambio di esperienze e di valori, indispensabile per assicurare qualità ed efficacia all’economia savonese, al fine di rafforzarne il ruolo di generatore di risorse professionali ed economiche a vantaggio di tutta la comunità”.
“Fabbriche Aperte 2010” si concluderà il 25 maggio prossimo, alle ore 10 al Teatro Chiabrera di Savona con la cerimonia finale, nel corso della quale verranno premiati i 21 vincitori di questa edizione. Oltre alle visite in azienda, infatti, i ragazzi si sono confrontati nel gioco “Alla conquista di una mente scientifica” che li ha visti rispondere a domande specifiche sull’iniziativa. Una commissione composta dai rappresentanti delle aziende, dall’Unione Industriali e dalle Scuole ha valutato i componimenti di ciascuno studente determinando un vincitore per ciascuna delle classi che hanno partecipato all’iniziativa.