Savona. Nel pomeriggio di domani, sabato 29 maggio, nell’ambito del Convegno diocesano delle corali (ultimo appuntamento di “Cantare e portare la Croce” promosso da Diocesi di Savona-Noli, Priorato diocesano delle Confraternite e Coordinamento corali della diocesi) che si svolgerà al Santuario Basilica N.S. di Misericordia a partire dalle 14,30, sarà presentato – dopo il recente restauro – un dipinto risalente alla metà del Seicento.
La tela, appartenente alla parrocchia del S S. Salvatore di Valleggia, ritrae una bellissima Madonna di Misericordia assieme al Beato Antonio Botta, per questa ragione i promotori dell’iniziativa, di concerto con gli organizzatori della rassegna corale e la diocesi, hanno deciso di presentarne il completo recupero proprio nel luogo dell’Apparizione mariana. Non solo, un’ulteriore importante curiosità è che proprio questa immagine della Vergine – quando era ancora in fase di restauro – ha ispirato l’artista Renata Minuto nella realizzazione della grande formella, presentata lo scorso 18 marzo in occasione della festa patronale, che andrà a inaugurare la Parete delle Confraternite al Santuario.
Di questa tela si era persa memoria – viene spiegato nell’opuscolo che sarà diffuso domani al Santuario – dimenticata da almeno cinquant’anni in uno scantinato buio e polveroso, nascosta da cumuli e cumuli di carabattole. Un destino comune a molte opere d’arte, rimosse dalla loro sede, accantonate provvisoriamente e poi dimenticate. Un destino che la esponeva a molti pericoli, a danni forse irreparabili”. Al momento del ritrovamento il dipinto si presentava lacero, strappato, con cadute di parti di pittura e persino con qualche spruzzo di intonaco. Ma pure in quelle condizioni l’immagine rivelava una qualità sorprendente rappresentando l’iconografia dell’apparizione della Madonna al beato Antonio Botta con caratteristiche originali. La Vergine appare in una posizione dinamica, con un movimento che ricorda la raffigurazione di una Nike, la classica Vittoria Alata, e tuttavia riesce a dare nel contempo una sensazione di serena quiete. Dal volto, dolcissimo, sembra trasparire anche la solennità del messaggio rivolto ad Antonio Botta: questi è raffigurato con il volto illuminato e gli occhi irresistibilmente attratti da quella presenza radiosa. Il restauro, finanziato dalla generosa disponibilità del Lions Club Savona Torretta, si presentava estremamente impegnativo: è stato eseguito con grande maestria dal laboratorio genovese di Nino Silvestri sotto l’attenta direzione del dott. Massimo Bartoletti della Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.