Economia

Depuratore ingauno: il sindaco Floris attacca Vaccarezza

Franco Floris

Andora. Duro attacco del sindaco di Andora Franco Floris nei confronti del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza. Al centro la questione del depuratore ingauno. “Vaccarezza prima racconta che il depuratore ingauno non va fatto, poco dopo utilizza denari pubblici per dare un incarico ad un tecnico, il quale dimostra che il depuratore ingauno sia più conveniente a farlo che non collegarlo  a quello di Borghetto. In seguito decide che i Comuni di Andora, Stellanello e Testico devono confluire nell’Imperiese” afferma in una nota il sindaco Andora, che insiste sulla bontà del progetto che lo vede nel ruolo di vice presidente della società consortile del depuratore. “Un progetto voluto e proposto dalla stessa Provincia in quanto previsto nel piano d’ambito provinciale per il ciclo integrato delle acque, approvato con delibera provinciale e votato da tutti i Sindaci della Provincia dei Savona. Tra questi era naturalmente presente il Sindaco di Loano, oggi attuale Presidente della Provincia, (nonché maggiore azionista del depuratore di Borghetto), così come pure dall’attuale Presidente del depuratore di Borghetto, Sig. Malpagotto (nonché comune azionista dello stesso), che all’epoca era Sindaco proprio di quella città”.

Il Comune di Andora aveva previsto la costruzione di un depuratore di fronte al Porto a servizio dei comuni di Andora, Testico e Stellanello. L’idea di portare avanti un solo progetto convinse il Consiglio Comunale delle tre cittadine di aderire insieme a tutti gli altri comuni che nel contempo avevano deliberato a favore del depuratore ingauno. “L’unione di tanti comuni era una grande occasione per depurare le acque, gestire gli acquedotti e fare partire tante iniziative dettate dalla volontà di fare sistema per agire insieme” prosegue il primo cittadino di Andora.

“Mi chiedo a questo punto cosa sia cambiato da allora. Forse a qualcuno interessano i dodici milioni di euro messi a disposizione dalla Regione all’A.T.O. provinciale che davano priorità proprio al depuratore ingauno, o forse è per il fatto che finalmente si arriverebbe ad una soluzione della depurazione delle acque per tutto il comprensorio?” si chiede Floris.

Il comportamento della Provincia è inusuale poiché va contro ad atti già votati senza averne adottati di alternativi, dando l’impressione che tutto questo sia frutto di azioni personali. Un Presidente infatti dovrebbe agire nell’interesse di tutta la Provincia e non solo di una parte, magari della sua. Per giustificare tutto questo dice inesattezze come quando dichiara che si sta muovendo per non fare spendere maggiori denari agli albenganesi dimenticando che la tariffa è uguale per tutta la provincia e deriva da atti approvati dalla provincia stessa.

“Non ho mai inteso la cosa pubblica e tanto meno l’argomento depuratore come fatti personali. Mi sono sempre mosso nelle funzioni attribuitemi e dietro delibere regolarmente portate in Consiglio Comunale, votate e pubblicate. Sono pronto ad uscire subito dal Consiglio di Amministrazione del depuratore ingauno e, a seconda dell’evolversi della situazione, a riportare nuovamente l’argomento all’esame del Consiglio Comunale. In questo modo si deciderà quali azioni attivare per fare sì che il Comune sia assolutamente tutelato in termini politici, economici e giuridici.
Se la provincia non condivide il depuratore ingauno, nella prossima assemblea (già rinviata su richiesta della Provincia stessa), può liberamente votare contro ed assumersi ogni conseguenza, evitando il proseguire di questo inutile dibattito” conclude il primo cittadino andorese.

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