Liguria. Anche in Liguria si intensifica la battaglia contro il Disegno di Legge sulle intercettazioni che metterebbe a rischio, secondo la Cgil ligure e l’Associazione dei giornalisti, la libertà di stampa e di informazione, in particolare per la cronaca giudiziaria e le notizie riguardanti indagini importanti. “No alla legge bavaglio”, è lo slogan scelto per la protesta contro il disegno di legge che si appresta a varare il Governo.
“Si vuole approfittare di un presunto riordino dell’utilizzo delle intercettazioni per cercare di zittire i mezzi di informazione e limitare la capacità di indagine della magistratura. Se questo Disegno di Legge verrà approvato gli unici che ne trarranno beneficio potranno essere le organizzazioni criminali e mafiose che vedranno l’autorità giudiziaria incontrare invalicabili limiti nell’esercitare controlli ed indagini” si legge in una nota congiunta del sindacato e dell’associazione dei giornalisti.
“Ai cittadini viene inoltre tolta la possibilità di essere informati, in quanto vengono previste misure punitive nei confronti dei giornalisti che pubblicheranno gli andamenti delle indagini. L’equazione è semplice: per questo Governo il vero atto criminoso è la libera informazione…” prosegue la nota.
“Riteniamo doveroso esprimere il nostro sdegno verso un provvedimento unico nel panorama europeo, che è una vera e propria lesione ad un principio secolare delle democrazie: la libertà di stampa, la libertà di essere informati” conclude la nota. Per questo è stato organizzato un presidio al quale sono invitati partiti, associazioni, movimenti e cittadini, che si terrà davanti alla Prefettura di Genova lunedì 31 maggio, alle ore 17,30.