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Agricoltura, rinnovato il contratto per un milione di operatori del settore

Agricoltura serra

Dalla Capitale arrivano buone notizie per il settore agricolo. Questa mattina è stato infatti rinnovato il contratto collettivo nazionale per gli operai agricoli e florovivaisti, scaduto il 31 dicembre 2009, che interessa un milione di addetti nel Paese e, nella nostra zona, moltissimi operatori attivi soprattutto nella piana di Albenga.

L’intesa sul contratto è stata trovata dai sindacati di categoria Uila-Uil, Fai-Cisl e Flai-Cgil con Confagricoltura e Coldiretti. Secondo Coldiretti si tratta di “un passo importante di fronte alla crisi che interessa oltre un milione di lavoratori e segue di pochi mesi la sottoscrizione a settembre 2009 del protocollo di intesa sugli assetti contrattuali agricoli, i cui impegni e affidamenti hanno trovato puntuale riscontro nei contenuti assolutamente innovativi del contratto”.

“Oltre all’integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti con questa tornata negoziale, sono stati conseguiti importanti risultati sul versante della semplificazione e razionalizzazione, con la creazione di un unico ente bilaterale nazionale nonché con l’impegno a rivisitare gli strumenti bilaterali territoriali. Le dinamiche salariali non saranno più legate al protocollo del luglio ’93, ovvero all’inflazione, programmata e all’indennità di vacanza contrattuale, ma al nuovo sistema previsto dall’accordo del 21 gennaio 2009 sottoscritto a livello governativo da Coldiretti e basato sull’indice Ipca” proseguono da Coldiretti.

“L”introduzione di alcuni nuovi elementi di welfare sociale in termini di pari opportunità, ammissione al lavoro dei minori, possibilità di trasformare a part-time il rapporto di lavoro della madre in caso di necessità, la regolazione della malattia e infortunio degli apprendisti, permessi retribuiti per il padre in caso di nascita o adozione, di permessi per l’apprendimento della lingua italiana da parte di lavoratori cittadini extracomunitari. Molte delle innovazioni introdotte, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, richiedono ora un puntuale e attivo ma soprattutto coerente impegno da parte della contrattazione di livello provinciale, affinché possano trovare pratica applicazione i nuovi percorsi definiti dalla contrattazione nazionale” conclude la Coldiretti.

Soddisfatto anche il segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza, che ha sottolineato come “l’incremento salariale mensile per il biennio 1° gennaio 2010-31 dicembre 2011 è pari al 4,1%, distribuito in due tranche: la prima, più consistente anche per compensare il periodo di 4 mesi di carenza contrattuale, del 2,5% a decorrere dal 1° maggio 2010, la seconda dell’1,6% dal 1° maggio 2011”.

Il nuovo contratto introduce poi la contrattazione di settore, che sarà sostitutiva dei contratti provinciali, per comparti produttivi che presentano particolari caratteristiche, come l’agriturismo e la manutenzione del verde pubblico. “Questa nuova opportunità contrattuale – ha spiegato Mantegazza – è la dimostrazione della grande flessibilità che il sistema delle imprese e i sindacati hanno saputo utilizzare per dare le risposte necessarie, anche sul versante del lavoro, a nuove opportunità produttive”.

“Va dato atto a Confagricoltura, Coldiretti e Cia – ha dichiarato Mantegazza – di avere dimostrato grande senso di responsabilità. In un contesto difficile per il paese, in cui da molte parti si pensa a non dar corso al rinnovo dei contratti e in un momento critico per il settore, il comportamento delle nostre controparti dimostra che si può affrontare la crisi in termini positivi, cercando di contemperare le esigenze delle imprese con le aspettative di reddito dei lavoratori”.

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