Savona. La decisione di “fondere” l’Ufficio scolastico provinciale savonese con quello di Imperia scatena la polemica politica, con il centrosinistra che va all’attacco. “Un provvedimento sorprendente che non trova certo risposta nella cifre delle due province coinvolte e che va a penalizzare colpevolmente una scuola sempre più in difficoltà” sottolinea Rifondazione comunista.
Sulla stessa linea la neoeletta consigliera regionale del Pd, Lorena Rambaudi: “Il governo, dopo aver tagliato il personale della scuola e le risorse dei bilanci scolastici per pagare supplenti, pulizie e carta igienica, taglia anche le teste dei provveditori, che non sono più assegnati nel numero di uno per Provincia”.
L’esponente del Pd si chiede poi perchè sia stato scelto di “tagliare” nel Savonese e non ad Imperia “nonostante la nostra provincia abbia più abitanti e più studenti” proseguendo poi: “Il tema centrale non è però una guerra tra territori ma compiere una valutazione di merito su questo ruolo. Infatti, se il ministro lo ritiene superfluo, può eliminarlo in tutte le province e risparmiare ancora un po’. Se invece, come io penso, la scuola delle autonomie con poche risorse e tanti problemi abbia la necessità di un punto di riferimento e coordinamento per la realizzazione dei Piani provinciali di dimensionamento scolastico, chiediamo a gran voce che venga reintegrato il quarto dirigente”.