Cronaca

Pedofilia: Zanardi, il “grande accusatore”, si presenta in Diocesi “armato” di lettera

Francesco Zanardi

Savona. Lo aveva annunciato “via cavo” dalla trasmissione targata La7 “L’infedele” e, oggi, dalle parole è passato ai fatti. Anche perchè se è vero che, come dice un noto proverbio, “verba volant, scripta manent”, meglio mettere tutto nero su bianco.

E così Francesco Zanardi, il “grande accusatore” del vescovo Vittorio Lupi, questa mattina, alle ore 11, si è presentato davanti alla Diocesi savonese per consegnare una lettera in cui esprime tutta la propria rabbia per gli abusi che sostiene di aver subito da un sacerdote savonese che sarebbe poi stato “coperto” dal silenzio proprio del monsignore.

Ecco il testo integrale della lettera:

“A S.E. Monsignor Vittorio Lupi Vescovo di Savona.
Mitt. Francesco Zanardi, una delle tante vittime di pedofilia nella Sua Diocesi.

“Mi rivolgo a Lei, con rispetto filiale,  nella Sua  qualità di Vescovo della Diocesi di Savona-Noli nella quale vivo e nella quale purtroppo ho subito per anni abusi da parte di un sacerdote a nome Nello Giraudo.

Solo di ieri, la notizia che la Santa Sede nel 2003, indicò  tramite una  precisa direttiva ai Vescovi di denunciare eventuali casi di pedofilia nelle Diocesi, direttiva ignorata totalmente sia da Lei che dal suo predecessore, malgrado le mie molteplici denunce e pure quelle di un sacerdote, velocemente ed opportunamente intimidito e tacitato per impedirgli di continuare le sue denunce  a fronte del clero e che hanno portato solamente alla  personale rovina, voluta proprio dalla Diocesi di Savona per impedirmi di proseguire le mie legittime proteste.

Credo che la Chiesa italiana sia piena di ottimi sacerdoti che credono in Dio e lo dimostrano nel quotidiano, questi splendidi sacerdoti, degni di tale nome, trovano la loro missione , sminuita e delegittimata dai vertici della Diocesi o meglio di questa Diocesi. All’opposto, coloro che fino ad ora hanno diretto questa Diocesi  infangano le vittime  degli abusi e i sacerdoti corretti con questi scandali vergognosi.

Mi spieghi ora, qualsiasi genitore , alla luce di queste storie vergognose e dell’insabbiamento sistematico che Lei e il suo predecessore avete effettuato in modo volontario e premeditato,  come può  mandare i propri figli in una qualsiasi parrocchia,  sapendo che  i vertici della Diocesi di Savona preferiscono essere complici dei violentatori, anziché intervenire e denunciare alla magistratura i responsabili degli abusi?

Sempre di ieri la più ridicola  delle affermazioni  da parte del Cardinal  Tarcisio Bertone, che senza  alcuna vergogna giunge addirittura ad incolpare  gli omosessuali di essere predisposti alle pratiche pedofile, è chiaramente, quello di Bertone uno squallido tentativo di scaricare le gravi responsabilità dei vertici della Chiesa proprio su persone come me, che oltre a vivere la repressione omofoba della Chiesa hanno subito abusi da parte di un pedofilo seriale. Le pongo un’altra domanda molto sostanziale:  nella Diocesi di  Savona non esistono  sacerdoti gay ? E seminaristi  gay? Se queste persone esistono, che cosa si  aspetta ad allontanarli alla luce delle esternazioni di S. E.?

Dio è amore, umiltà e vita, caratteristiche che la Sua chiesa proprio dovrebbe incarnare , e che invece nella realtà dei fatti e delle intenzioni, Lei non assume come propri atti. Alla luce di tutto ciò, per il rispetto di Santa Romana Chiesa, per il rispetto del Cristo sceso sulla terra a sacrificarsi per noi, Le chiedo, formalmente  di dimettersi dal suo magistero di Vescovo della Diocesi di Savona e Noli, non avendo osservato le indicazioni ,. già del 2003 della Santa Sede , avendo tollerato che un  Sacerdote pedofilo continuasse a compiere gravissimi crimini contro l’umanità, rendendosi complice di un criminale che tanto danno ha fatto e sta continuando a fare, in Italia e all’estero. Inoltre, per quanto riguarda la Giustizia degli uomini, sto predisponendo tutti gli elementi di prova in mio possesso per compiere regolare denuncia al Magistrato del suo comportamento gravemente omissivo e di danno per la Chiesa e i suoi fedeli. Questo mio scritto , allo scopo di aiutarla a mettersi in pace con la propria coscienza e con Dio”.

Alla fine, però, il vescovo ha fatto sapere di essere molto impegnato e non lo ha ricevuto, e Zanardi ha così consegnato la lettera alla segretaria.

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