La Uil Scuola a difesa dei precari, successo per l’assemblea a Savona

Uil scuola

Savona. Una sala davvero gremita per l’Assemblea indetta dalla Uil Scuola di Savona che si è svolta presso le Medie Statali di via Guidobono. Al centro la campagna relativa alle azioni legali gratuite, patrocinate gratuitamente dalla Uil,  per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori precari: docenti e personale A.T.A.

L’iniziativa promossa dalla Uil – che prende il via da analoga promossa dalla Sede di Viterbo che ha visto già ottenuto oltre un centinaio di sentenze di accoglimento – ha carattere nazionale, con l’adesione di altre province italiane quali Genova, Terni, Trieste. Nell’ambito della campagna contro il precariato, la Uil Scuola ha promosso alcuni ricorsi con i quali è stata riconosciuta l’illegittimità della reiterazione dei contratti a tempo determinato per periodi superiori ai tre anni e il diritto al riconoscimento degli scatti di anzianità e alle maggiorazioni retributive, arretrati compresi.

Presenti all’assemblea savonese il segretario generale Uil Scuola Savona Ferdinando Agostino e l’avv. Massimo Pistilli, il legale della Uil che cura le azioni giudiziarie e che ha già curato nelle altre province centinaia di lavoratori, ottenendo per le prime 130 pronunce risarcimenti già pagati dal Ministero dell’Istruzione centinaia di migliaia di euro.

“I ricorsi in oggetto sono di due tipologie. Il primo è rivolto alla stabilizzazione, all’immissione in ruolo (con presupposto di almeno tre contratti annuali anche non consecutivi, per posti vacanti) e al risarcimento dei danni. Il secondo all’ottenimento dell’anzianità di servizio (con presupposto di almeno quattro anni di servizio comunque prestato)” sottolinea il segretario Agostino.

La campagna della UIL Scuola è rivolta al personale docente e ATA a tempo determinato delle scuole di ogni ordine e grado. “Le azioni legali, oltre a veder riconosciuti i diritti del personale rappresentato, mirano a rendere il precariato, già illegittimo, anche insostenibile economicamente per il Ministero dell’Istruzione, per cui la stabilizzazione si renderebbe l’unica via di soluzione possibile” conclude Agostino.

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