Cronaca

Finale Ambiente Spa: il Pcl chiede un nuovo Cda

Piccardi Pcl

Finale L. Il Partito Comunista dei Lavoratori chiede un Nuovo Cda per la “Finale Ambiente s.p.a”. . “Vogliamo un cda capace di offrire alla cittadinanza un servizio che raggiunga con la massima efficacia la ricerca del bene comune: qualità, trasparenza, indirizzi tecnico-politici diano senza timidezze un’impronta chiara ad una società che, anche in questo piano finanziario, ha presentato incertezze e lacune con una programmazione che di fatto non spiega o rinvia molte scelte; ad esempio nel Piano Finanziario 2010 alcune scostamenti rispetto all’anno precedente non sono commentati, disattendendo addirittura il DPR 158/99” spiegano dal Pcl.

“Se è vero un sempre maggiore impiego di lavoratori (gestiti comunque attraverso un monte ore di straordinari elevato) e di aree coperte dal servizio, i costi per i finalesi sono raddoppiati dal 2000 ad oggi, ed una seria lotta all’evasione della tariffa d’igiene ambientale (art.4 della convenzione comunale) è stata solo condotta tramite gli aggiornamenti delle banche dati anagrafiche o ICI, ma non tramite veri e propri accertamenti verso per esempio i grandi patrimoni immobiliari o gli affitti in nero” spiega Matteo Piccardi del Pcl.

“Tutte risorse che il popolo finalese perderà. A monte di tutto crediamo ci siano le responsabilità politiche della maggioranza di destra che facendosi scudo della necessità di una Finale più pulita, ha semplicemente aumentato ancora i costi senza riconoscere in un’attività di indagine così urgente e democratica, la possibilità di colpire l’elusione e di recuperare quindi crediti e utenze, e di perseguire equità e giustizia sociale” aggiungono ancora gli esponenti finalesi del Partito.

“Chiediamo che la legge e la convenzione vengano rispettate e che un nuovo Cda sia composto da un membro eletto direttamente dai lavoratori, dal Segretario Comunale (per restituire affidabilità ad una partecipata che vede Finale Lig. come unico azionista), ed infine da un membro politico di una Maggioranza che sia finalmente chiamata ad assumersi la piena responsabilità del suo ruolo istituzionale” prosegue ancora Piccardi.

“Riteniamo che la guida di una Società così nevralgica debba essere pubblica, ben guidata, monitorata con rendiconti trimestrali, ed avvicinata con ogni strumento al cittadino, al fine di sganciarla inesorabilmente dal concetto di Impresa o da future privatizzazioni. Chiediamo anche una revisione del Regolamento che se da una parte si ricorda dei regali alle scuole vaticane dall’altra dimentica utenze disagiate quali disoccupati o ragazze madri” conlcudono dal Pcl.

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