Dossier rifiuti: in Liguria la spesa media annua è di 208 euro, costi invariati a Savona

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Liguria. Rifiuti a peso d’oro: rispetto all’ultimo anno, in Liguria la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è leggermente diminuita, dell’1,4%, arrivando a costare 208€, di 15€ inferiore alla media nazionale, pari a 223€.

In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania con 301€, la più bassa in Molise (126€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all’interno di una stessa regione: in Liguria, a Genova la Tia arriva a costare 237€, 37€ in più rispetto alla Tia che si paga a La Spezia, 33€ in più rispetto alla Tarsu che si paga a Savona, e ben 46€ in più rispetto alla Tarsu che si paga a Imperia.

Nello studio realizzato dall’”Osservatorio prezzi & tariffe” di Cittadinanzattiva l’analisi a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200€ ed una casa di 100 metri quadri. L’indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2008.

Tia o Tarsu? A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, solo due capoluoghi liguri (Genova e La Spezia) sono passati dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2007, tra i capoluoghi di regione Genova è l’unico che ha fatto registrare un incremento tariffario (+1,7%). In positivo, i costi sono rimasti invariati a Savona e Imperia, in forte diminuzione a La Spezia (-7,4%).

Produzione e gestione dei rifiuti: secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2009), nel 2007 in Liguria la produzione pro capite di rifiuti urbani è leggermente aumentata dello 0,2% rispetto all’anno prima. Inoltre, il livello di raccolta differenziata si ferma al 19% del totale dei rifiuti prodotti in regione (fonte: ISPRA, 2009), a fronte di una media nazionale pari al 28%.

Caro bollette in Italia: in media, in un anno la nostra famiglia tipo ha sostenuto nel 2008 una spesa di 223€ per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con Siracusa quale città più cara per le tariffe rifiuti (407€) e Reggio Calabria la più economica (95€). Inoltre, da gennaio 2000 a marzo 2010, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 55%.

Il commento di Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva: “In Italia, più della metà dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la produzione pro capite di rifiuti urbani è pressocché stabile, mentre ciò che non accenna a diminuire è il carico delle tariffe, specie in quelle aree del Paese, come il Sud, dove il reddito pro capite è più basso. In sostanza, il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori, e da questo punto di vista il caso della Campania è quanto mai esemplificativo. Quel che emerge dall’analisi è la mancanza di una politica nazionale della gestione dei rifiuti”.

I dati savonesi riportati dal Cittadinanzattiva sono i seguenti: la spesa media annua per la spazzatura è pari a 204 euro (1,77euro al metro quadro), addizionale erariale pari al 10% e quella provinciale pari al 5%. In partica, la Tarsu è rimasta invariata.

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