Savona. “Dobbiamo dimenticare la vittoria ottenuta contro il Recco per concentrarci su questa partita che è un ostacolo molto più difficile perché si giocherà in condizioni ambientali differenti e sicuramente per noi più difficoltose”. E’ questo il primo pensiero dell’allenatore savonese Claudio Mistrangelo sulla partita di ritorno della finale di Coppa Len in programma domani alle 20,30 nella piscina di Kotor, in Montengro.
Nella piscina dell’Akademija Cattaro farà caldo, caldissimo. Il pubblico spingerà i locali con la speranza di veder ribaltato il risultato dell’andata, il 9 a 7 a favore del Savona. Ma i biancorossi, dal canto loro, hanno maturato un’esperienza tale da non far temere crolli dal punto di vista mentale. Il vantaggio con il quale partono è buono ma non rassicurante, pertanto dovranno impostare l’incontro come se si partisse da una situazione di pareggio.
Indubbiamente il pensiero dello staff savonese è rivolto in parte anche agli arbitri. Nella pallanuoto, troppo spesso, si è assistito a direzioni di gara che hanno suscitato più di una perplessità. E la Rari Nantes Savona, suo malgrado, ne sa qualcosa. Un esempio per tutti fu la finale di Trieste con lo Jadran Spalato, ma sono numerosi gli altri incontri che si potrebbero citare. L’ungherese Gyorgy Juhasz e il polacco Radoslaw Koryzna non hanno mai diretto una finale e la speranza di tutti gli sportivi è che possano farlo in modo corretto ed imparziale.
I biancorossi pensano però soprattutto a loro stessi e si stanno preparando al meglio. Negli ultimi allenamenti hanno utilizzato palloni del peso di quelli che verranno usati domani sera. In campo internazionale infatti la sfera ha differenze di peso a materiali. Dal punto di vista fisico non si registrano particolari problemi per nessuno dei tredici.
“Dovremo giocare con attenzione, concentrazione e con la capacità di superare le condizioni difficili che troveremo” dichiara Mistrangelo. Per quanto riguarda le percentuali di vittoria, l’allenatore savonese riconferma ironicamente quelle date subito dopo il match di andata: “Le percentuali restano 60% al Savona e 60% al Cattaro. Loro possono recuperare e noi possiamo resistere o addirittura vincere. Sarà comunque una partita apertissima”.
Quattro atleti della Rari Nantes torneranno in Montenegro martedì 20 aprile, per affrontare la nazionale locale nell’ultimo e decisivo appuntamento del girone di qualificazione alla Super Final di World League 2010. L’Italia guida a punteggio pieno il girone 1 e incontrerà i montenegrini, campioni d’Europa, nella piscina di Budva. Nel match d’andata l’Italia si era imposta per 8 a 7 a Brescia grazie alla tripletta di Felugo e alle straordinarie parate di Tempesti.
Alessandro Campagna, presente sabato a Luceto, ha convocato per questo impegno Matteo Aicardi, Deni Fiorentini, Massimo Giacoppo e Giacomo Pastorino. A rappresentare l’Italia ci saranno anche Nicolò Gitto (Lake Iseo Brixia), Fabio Baraldi, Valentino Gallo (CN Posillipo), Maurizio Felugo, Niccolò Figari, Pietro Figlioli, Andrea Mangiante, Stefano Tempesti (Pro Recco), Stefano Luongo (RN Sori), Federico Lapenna (RN Florentia).
L’Italia si qualificherà in caso di vittoria o in caso di pareggio, a prescindere dal risultato dei tiri di rigore. Il Montenegro si qualificherà in caso di vittoria, anche con un solo goal di scarto, che pareggerebbe la differenza reti negli scontri diretti, in virtù della migliore differenza reti sulla terza del girone, Germania (+ 11 contro + 10) o Francia (+ 12 contro + 10) che sia.