Cronaca

Arrestate due bande di rapinatori: incastrati dalle telecamere e da un tatuaggio (foto)

Savona. Cinque arresti, tra cui 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due bande di rapinatori sgominate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di savona. I militari, dopo alcuni mesi di indagini, sono risaliti agli autori di due colpi messi a segno in altrettanti istituti di credito savonesi: la prima rapina risale al 20 agosto 2009 a Pietra Ligure (26mila euro sottratti alla filiale di Intesa San Paolo), la seconda il 17 novembre 2009 a Borghetto Santo Spirito alla Cassa di Risparmio di Savona da cui è stato sottratto un bottino da 1560 euro.

In manette sono finiti Cosimo Parrinello, 31enne, detenuto presso il carcere di Imperia; Filippo Azzolina, 28enne, detenuto presso il carcere di Alba; Giacomo Machì, 30enne detenuto nel carcere di Alba; il fratello Maurizio, 25enne, anch’egli detenuto nel carcere di Alba; infine, i carabinieri hanno tratto in arresto Antonio Di Meo, 22enne nullafacente. Tutti gli arrestati, con precedenti specifici, sono residenti a Carmagnola (Torino).

E’ stato il modus operandi delle due bande a permettere ai militari di risalire ai rapinatori arrestati: per la rapina alla filiale Intesa San Paolo di Pietra Ligure, i malviventi hanno agito a viso scoperto e con un coltello a serramanico con il quale hanno immobilizzato clienti e dipendenti per poi arraffare il bottino; per la rapina del 17 novembre 2009 a Borghetto i due malviventi (Giacomo Machì e Antonio Di Meo) hanno invece operato senza armi ma con passamontagna: in particolare il Di Meo è stato riconosciuto anche da un tatuaggio a stella sulla mano sinistra sempre coperta durante l’assalto agli istituti di credito. Anche grazie ai fotogrammi del circuito di sorveglianza della banca di Borgehtto (le telecamere della filiale pietrese non erano funzionanti)  i carabinieri del reparto operativo hanno collegato le due bande di malviventi ad altrettante rapine avvenute in precedenza nel nord Italia: in particolare una messa a segno a Nizza Monferrato, mentre la seconda avvenuta alla Banca Popolare di Novara di Noli. Per tutti gli arrestati l’accusa è di rapina in concorso.

Secondo le indagini condotte dai carabinieri, non ci sarebbero rapporti diretti tra le due bande se non la presenza di Giacomo Machì come autore di entrambi i colpi negli istituti di credito savonesi. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip del tribunale di Savona Emilio Fois, e l’indagine per conto della Procura dellla Repubblica di Savona è stata coordinata dal sostituto procuratore Ubaldo Pelosi.

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