Altare, i bimbi delle medie a lezione con la Croce Bianca

Croce Bianca Altare

Altare. Lo scorso 15 aprile, la Croce Bianca di Altare, con la collaborazione della responsabile scolastica, Patrizia Zucconi, ha organizzato un incontro con la locale scuola media per discutere di volontariato e di primo soccorso. All’iniziativa hanno partecipato i docenti e 75 alunni, molti dei quali provengono da Cadibona e da Mallare.

L’incontro con gli alunni delle medie di altaresi si ricollega anche al Corso di formazione per l’uso del defibrillatore, che il 118 di Savona ha promosso e realizzato per gli operatori scolastici nell’ambito del progetto “Renzino Astengo”. I militi Gianluigi Buscaglia e Luca Borreani (foto) hanno finalizzato l’incontro a due obiettivi: far capire che “soccorritore” può essere ognuno di noi quando si trova in presenza di una persona colpita da infortunio o da malore e fornire le informazioni-base necessarie, in questi casi, per un corretto comportamento.

Gli operatori della Croce Bianca hanno ricordato che la capacità di osservazione, l’attenzione alla sicurezza propria ed altrui, la tempestività e la sintesi delle comunicazioni al 118, numero unico di emergenza sanitaria extra-ospedaliera, possono evitare drammatici sviluppi delle situazioni critiche in cui a chiunque può capitare di trovarsi. E’ stato sorprendente l’interesse per le dimostrazioni pratiche dei militi, soprattutto quando sono state simulate le operazioni che, in gergo, vengono definite GAS (guardo, ascolto, sento) ed RCP (rianimazione cardio polmonare).

Al termine dell’incontro, i militi Buscaglia e Borreani hanno espresso viva soddisfazione per la capacità di attenzione dimostrata dai ragazzi, commentando così l’esperienza: “Tutti si sono cimentati, e non solo per gioco, nell’esercitazione sul manichino, simulando prima una chiamata al 118 dopo aver constatato la non coscienza del paziente e provando, poi, il massaggio cardiaco. Si sono impegnati a divulgare, in famiglia e fra gli amici, le conoscenze acquisite e l’invito ad avvicinarsi senza timore al volontariato di primo soccorso, che non deve essere inteso come atto di eroismo, ma come disponibilità verso gli altri”.

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