Albenga. E’ stato stroncato dai carabinieri del nucleo operativo savonese e dagli uomini della compagnia ingauna, coordinati dal capitano Colongo e dal tenente Morelli, un traffico di cocaina che da qualche tempo si svolgeva ad Albenga, in frazione Leca, presso lo stabilimento del cacao Testa.
A mettere gli uomini dell’Arma sulle tracce degli spacciatori erano state le segnalazioni dei residenti che, da qualche tempo, evidenziavano incontri sospetti nei pressi della fabbrica. Qui davanti, infatti, sostavano diverse macchine che, in poco tempo, venivano raggiunte da un’utilitaria da cui scendeva il “distributore” di quello che poi si è dimostrato essere, come sospettato, droga.
I militari hanno realizzato un servizio di appostamento, immortalando in diverse fotografie gli acquirenti della sostanza illecita, tra cui diversi “insospettabili” che sono già stati segnalati alla Prefettura per i provvedimenti dettati dalla legge. I carabinieri hanno quindi identificato il pusher, un 19enne marocchino, Rachid Kebouri, regolare sul territorio nazionale e dipendente di un’azienda agricola.
La tecnica di spaccio dell’extracomunitario era particolarmente raffinata: al fine di evitare contatti telefonici, aveva disposto che i suoi “clienti” si trovassero a determinate ore (per lo più pomeridiane) nel luogo dello scambio. Qui venivano raggiunti da Kebouri che, ricevuto l’ordine, si recava presso il proprio nascondiglio per poi tornare con la merce.
Tuttavia proprio questa “tecnica” ha permesso ai militari di trarlo in arresto. Infatti un’auto civetta dell’Arma si è messa nella posizione tipica del “cliente” in attesa ed è stata raggiunta dal nordafricano. In pochi secondi la zona è stata circondata ma il 19enne ha cercato ugualmente la fuga a piedi, provando tra l’altro a sbarazzarsi di circa 500 euro, frutto delle precedenti cessioni di coca. Kebouri è però stato bloccato e ai suoi polsi sono scattate le manette: ora si trova in stato di arresto presso il carcere savonese di Sant’Agostino.