Economia

Agenzia delle Entrate: 300 mln di evasione nel 2009, nel mirino enti no profit

Soldi

Liguria. Sono oltre trecento i milioni di euro incassati nel 2009 dall’Agenzia delle Entrate della Liguria. La riscossione relativa alla complessiva attività di contrasto all’evasione ha registrato un aumento del 43% rispetto ai 212 milioni del 2008. Il dato più significativo è che dalla vera e propria attività di controllo sono stati incassati 209 milioni di euro, ben il 73% in più rispetto ai 121 milioni del 2008.

Questa somma deriva in buona parte (178 milioni) da versamenti diretti, ovvero dall’adeguamento dei contribuenti a quanto richiesto dal fisco a seguito di controllo, mentre i restanti 31 milioni sono stati ricavati dall’attività di riscossione. Da notare che i 178 milioni di euro di versamenti diretti all’Erario costituiscono il 93% in più rispetto ai 92 milioni dell’anno scorso.

Questi i principali risultati dell’attività dell’Agenzia delle Entrate in Liguria, illustrati quest’oggi dal Direttore Regionale, Franco Latti, nel corso di una conferenza stampa.

Notevole l’adesione dei contribuenti ai vecchi e nuovi strumenti deflativi del contenzioso: dei 178 milioni di versamenti diretti 47 milioni sono stati riscossi con modello F24 a seguito di accertamenti con adesione, di cui 3 milioni dall’adesione ai processi verbali di constatazione e 9,7 milioni dall’adesione agli inviti al contraddittorio.

Sul fronte degli accertamenti l’azione di controllo costante e capillare sul territorio si è concretizzata nel 2009 con 27.220 accertamenti ai fini delle Imposte Dirette, Iva ed Irap pari ad una maggiore imposta accertata di 499 milioni di euro. Sono stati eseguiti 22 accertamenti alle imprese di grandi dimensione con fatturato superiore ai cento milioni di euro, 129 accertamenti alle imprese di medie dimensioni, ovvero con un fatturato compreso tra cinque e cento milioni di euro, 10.015 accertamenti alle imprese di piccole dimensioni ed ai lavoratori autonomi ed infine 17.054 accertamenti alle persone fisiche.

Suil fronte delle verifiche fiscali complessivamente nel 2009 sono state 429 le attività di controllo esterno (verifiche, ispezioni, accessi): di queste 10 hanno riguardato le grandi imprese, 73 quelle di medie dimensioni e 346 i soggetti di piccola dimensione.

Nell’ambito della lotta alle frodi ed alle false compensazioni Iva nel 2009 particolare attenzione nell’azione di contrasto all’evasione fiscale è stata incentrata su due aspetti. In primo luogo è diventato operativo a livello regionale un nucleo Antifrode, che ha effettuato 22 controlli constatando una maggiore imposta Iva di 6 milioni di euro, un maggiore imponibile per le Imposte Dirette di 21 milioni di euro ed un maggior imponibile Irap di oltre 15 milioni di euro. Il secondo aspetto riguarda i soggetti che hanno presentato domanda di un rimborso Iva: l’Agenzia delle Entrate della Liguria ha emesso 3.454 accertamenti, ben il 33 % in più rispetto all’anno precedente (2.600) individuando 36 milioni di minor credito spettante ai contribuenti e 79 milioni di maggiore Iva a debito da restituire all’Erario.

Per quello che riguarda gli accertamenti sintetici, più noti come “redditometro”, è aumentato considerevolmente nel 2009. Questo ha permesso di definire una maggiore imposta di 21 milioni di euro, di cui circa un quinto pagati subito dai contribuenti, il 243 % in più rispetto ai 1,2 milioni di euro dell’anno prima. Nel triennio 2009-2011 è previsto un piano straordinario di incremento dell’uso del redditometro che vedrà impegnati accanto all’Agenzia delle Entrate ed alla Guardia di Finanza anche i Comuni con un premio, per quest’ultimi, del 30 per cento delle somme effettivamente riscosse a seguito di ogni loro segnalazione qualificata all’Amministrazione finanziaria che vada a buon fine.

Cresce considerevolmente anche il numero di accertamenti eseguiti con il supporto delle indagini finanziarie: sono stati 338 nel 2009 pari ad una maggiore imposta accertata di 17 milioni di euro, di cui una parte (1,2 milioni) già definiti dai contribuenti con adesione o acquiescenza.

“Sono questi – ha dichiarato il Direttore regionale Franco Latti – dati che mostrano come con l’impegno di ciascuno si possa procedere speditamente sulla strada della lotta all’evasione, facendo crescere quanto di buono fin qui realizzato ed al tempo stesso affinando la capacità di analisi e di scelta dei soggetti da sottoporre a verifica. Il rispetto nei confronti dei contribuenti e la professionalità dimostrata faranno crescere l’adempimento spontaneo al tempo stesso il rispetto nei confronti di questa istituzione”.

Tra le novità annunciate dal Direttore regionale un’idagine per evasione fiscale è stata aperta dall’Agenzia delle Entrate della Liguria nei confronti di associazioni no profit e onlus che gestiscono in realtà palestre, ristoranti o case di riposo. I risultati dell’indagnine saranno resi pubblici a giugno. Il reato ipotizzato è evasione fiscale e violazione delle leggi a difesa della libera concorrenza, come ad esempio circoli culturali a tessera d’ingresso trasformati i veri e propri ristoranti, od onlus diventate palestre. L’Agenzia delle Entrate non ha voluto rendere noti i nomi degli indagati.

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