Savona, la protesta dei militi: “Al San Paolo ‘percorso di guerra’ per le ambulanze”

Ambulanza Croce Bianca

Savona. Il pronto soccorso del San Paolo è stato rimesso a nuovo ma il rinnovato ingresso crea notevoli difficoltà agli operatori delle ambulanze. I militi, infatti, per accedere alle sale con le barelle sono costretti a costeggiare e superare i mezzi di soccorso parcheggiati nella cosiddetta “camera calda”: un problema da poco se è presente una sola mobile, ma che diventa rilevante quando ce ne sono quattro.

“Eppure – spiega Carlo Bonello, direttore dei servizi della Croce Bianca savonese – la soluzione è a portata di mano: basta inverire l’accesso al pronto soccorso. Con la spesa di un manutentore che cambi un cartello e ‘giri’ le fotocellule che aprono i portelloni della ‘camera calda’ si risolverebbe tutto. E’ una richiesta che abbiamo già avanzato anche come Anpas (l’organizzazione che riunisce le pubbliche assistenze), ma non abbiamo avuto ancora risposte”.

Il direttore della pubblica assistenza savonese poi punta il dito anche contro il “percorso ad ostacoli” che le ambulanze si trovano costrette ad affrontare ogni mattina nell’area ospedaliera. “La sosta selvaggia è ormai un dato di fatto con cui i nostri autisti devono fare i conti” sottolinea Bonello, spiegando che non è l’unico punto dolente della “viabilità” del San Paolo: “Le persone trasportate in ospedale in regime di ‘servizio ordinario’ devono essere letteralmente scaricate all’aperto, senza nessuna protezione dalla pioggia, in un corrido dove il vento si infila con violenza”.

“Come se non bastasse le ambulanze non possono fare inversione in alcun modo e devono mettere in atto manovre di retromarcia lunghe e complesse. Basta poi un mezzo di soccorso parcheggiato male per bloccare tutto” conclude poi il direttore della Croce Bianca, auspicando una vera e propria rivoluzione viaria all’interno della zona ospedaliera.

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