Salute delle donne: l’intervento dell’assessore regionale Montaldo

Claudio Montaldo

Regione. Martedì 9 marzo alle 21, alle Cisterne del Ducale a Genova, l’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo fa il punto della situazione sulla prevenzione delle patologie femminili, la tutela della maternità, i consultori, la piena applicazione della legge 194 e l’educazione sessuale dei giovani. Durante la serata, dal titolo “Sanità: di che genere? Le donne interrogano Claudio Montaldo”, l’assessore risponderà alle domande e alle curiosità delle partecipanti.

“La prevenzione dei tumori femminili oggi fa parte della cultura delle donne – spiega Montaldo – ma si può ancora migliorare ed estenderla anche a nuove patologie, per esempio ai problemi cardiaci, che, da qualche tempo, interessano in misura crescente l’universo femminile. La salute delle donne è un obiettivo specifico della mia politica sanitaria. Anche perché riguarda la metà della popolazione e le patologie che interessano l’universo femminile hanno la peculiarità di essere legate alla sfera riproduttiva, oltre al fatto che le donne esercitano un’influenza positiva sulla diffusione degli stili di vita corretti e della prevenzione”.

Sul fronte della prevenzione delle patologie: “Un importante passo per la prevenzione è stato fatto con la diffusione del vaccino contro il papilloma virus che in qualche caso si trasforma in tumore – sottolinea ancora Montaldo -. Secondo i dati del 2008, il 61,6% delle ragazze nate nel 1997 e il 50,9% delle nate nel 1996 hanno assunto il vaccino. Presto sarà disponibile a prezzi inferiori di quelli attuali e pertanto potrà essere assunto da una fascia più ampia di giovani donne. Penso anche che la disponibilità del vaccino per le ragazze di 12 anni rappresenti per i genitori una straordinaria occasione per parlare con i giovani di prevenzione e di sessualità”.

L’assessore, nel corso del suo intervento parlerà anche di tutela della maternità: “Inizia dall’educazione alla sessualità e all’affettività, naturalmente per i due generi. La maternità negli ultimi decenni è calata nei numeri. È cresciuta, invece, l’età dei neo-genitori, con conseguente carico di difficoltà e il ricorso frequente alla procreazione medicalmente assistita”.

Per Montaldo saranno sempre più importanti i consultori: “Nei prossimi cinque anni diventeranno elementi centrali dello sviluppo dei servizi sociosanitari sul territorio” afferma. Per quello che riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza: “Va detto che la nostra regione ha visto negli ultimi anni una fortissima diminuzione dei casi (3.336 nel 2008) con una riduzione del 60,5% rispetto al 1979, quando è entrata in vigore effettivamente la legge 194.
Questi numeri dimostrano la bontà di quella legge. La 194 ha consentito di far emergere una clandestinità molto pesante per le donne, due volte vittime: perché costrette a una scelta traumatica e perchè in balia dei commercianti dell’aborto”

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