Regione. Non sono passate meno di 24 ore dal voto regionale che per il presidente Claudio Burlando è già tempo di sedare gli animi all’interno del centro sinistra. Il governatore ligure appena riconfermato parla così delle autocandidature espresse dai partiti per i posti nella nuova giunta regionale. Marylin Fusco dell’Idv ha già chiesto la vicepresidenza.
“Ho alcune idee sulla nuova squadra, ma ancora variabili – ha detto Burlando -. la giunta sarà pronta subito dopo Pasqua”. Conferme dovrebbero arrivare per Claudio Montaldo alla sanità e per Vesco al lavoro. Escluso da un ruolo di assessore Carlo Ruggeri del Pd, che malgrado le 3869 preferenze incassate non riesce ad entrare in consiglio. Per la poltrona di presidente del Consiglio regionale in pole position il segretario regionale dell’Udc Rosario Monteleone.
Burlando, nel corso di una conferenza stampa in Regione, è tornato anche sui due principali motivi della sua vittoria: “Grande lavoro sul territorio e alleanza valida”.
“Non c’é bocciofila in cui non sia stato, azienda e lavoratori che non abbia incontrato, farinata che non abbia mangiato, strada che non abbia percorso” ha detto Burlando nel descrivere l’intenso impegno sul territorio, sottolineando come abbia “pagato l’aver puntato sul lavoro piuttosto che su operazioni di marketing”, parola che – ha confessato in conferenza stampa – gli fa venire “l’orticaria”.
“Ho capito che il centrodestra avrebbe perso – ha aggiunto – quando hanno attaccato con quella litania delle inaugurazioni”. Parlando poi dell’alleanza con l’Udc ha affermato: “Ho cominciato a lavorare con Casini nel 2007. C’era ancora Prodi all’epoca, ma già allora avevo capito che saremmo andati a finire lì, e così è stato”. Ma il presidente della Regione ha voluto anche evidenziare l’importanza di aver messo insieme pezzi della società civile, come ad esempio Carlo Besana e Alessandra Ballerini, vicini al movimento dei grillini e confluiti invece nella lista civica “Noi con Burlando”.