Liguria. Sono dati preoccupanti quelli che parlano dell’astensionismo in Liguria; un allarme non per una parte o per l’altra, ma per tutti coloro che hanno a cuore la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese. Un fenomeno che riguarda tutto il mondo ma che in questi giorni deve far riflettere i partiti e i candidati per le prossime elezioni regionali. In Liguria si stima che oltre il 36% degli aventi diritto non si recherà alle urne.
Partendo da questi dati, nei mesi scorsi, Claudio Burlando ha avviato, attraverso il suo sito internet e i social network, un dibattito con i cittadini che hanno espresso le ragioni per cui avrebbero intenzione di astenersi dal voto. Si è trattato di un lungo percorso di ascolto che ha permesso al presidente della ragione di comprendere il malumore, alcune volte, diffuso, nei confronti della politica.
“Quando un cittadino ti dice – dichiara Burlando – che non ritiene utile per sè, per la sua famiglia, per i suoi figli disoccupati, andare a votare, ti chiedi, non come uno di parte, ma prima di tutto come uomo delle istituzioni, quali sono le motivazioni per cui pensa ciò. Un secondo dopo ragioni su quali possono essere le azioni che metti in campo per ridare fiducia all’elettorato. È per questo che dalla scorsa estate, sino a oggi, abbiamo lavorato per comprendere il malumore delle persone; per dare forza alla partecipazione e alla democrazia. Come? Fondamentalmente facendo quello che abbiamo dichiarato. I cittadini non ci perdonano più le promesse non mantenute. E hanno ragione. Durante questi 5 anni abbiamo misurato le parole per esprimere propositi e abbiamo lavorato duro per poter dire abbiamo fatto…”.
Tappa fondamentale di questo percorso è l’incontro “Astensionismo: capire il non voto” che si è tenuto presso il point elettorale di Claudio Burlando in via San Lorenzo a Genova, a cui hanno partecipato Paolo Ghibaudo, direttore responsabile OpiMedia Consulting, Massimiliano Lussana, capo-redattore di Genova de Il Giornale, Wanda Valli, giornalista de La Repubblica-Genova, Carlo Besana, presidente Consorzio Pianacci e candidato lista “NOI con Claudio Burlando”, Lorenzo Basso, segretario regionale Pd Liguria e lo stesso Claudio Burlando.
Durante l’iniziativa Paolo Ghibaudo ha presentato i risultati del sondaggio svolto lo scorso gennaio (vedi allegato). “In ogni caso – ha detto Ghibaudo – possiamo dire che l’astensionismo è un fenomeno passato dal 1970 epoca delle prime regionali al 2005 dal 7% al 30%. Oggi possiamo dividere l’elettorato sostanzialmente in tre parti: i fedeli al dovere civico (60%), coloro che contestano i partiti e la politica (15-25%) valutando il non voto e coloro che non
capiscono più la politica (10-15%). Gli antidoti sono i linguaggi più semplici e l’utilizzo delle nuove tecnologie”.