Savona. Incontro questa mattina tra Port Authority e organizzazioni sindacali con al centro il quadro occupazionale previsto per la realizzazione della piattaforma Maersk a Vado Ligure. Alla luce del recente via libera da parte del Comitato ùportuale al finanziamento dell’opera e superati gli iter autorizzativi i lavori per la nuova infrastruttura portuale dovrebbero partire entro il 2010. Anche per questo i sindacati hanno voluto fare il punto con i vertici dell’Autorità Portuale Savonese e iniziare un primo tavolo di confronto.
APM Terminal ha consegnato ai sindacati un documento sul quadro strategico ed occupazionale riguardante il solo terminal contenitori e comprendente tra le altre cose la descrizione organizzativa della piattaforma e un quadro occupazionale che prevede a regime l’impiego di 645 lavoratori diretti.
Nello stesso documento vengono proposte modalità di gestione delle politiche retributive (APMT propone un trattamento economico che, garantendo il contratto nazionale, raggiunga il valore medio delle retribuzioni nel settore lavorativo in Liguria) e formative.
Le organizzazioni sindacali hanno giudicato il documento un buon punto di partenza, con l’obiettivo di arrivare ad un accordo quadro provinciale su stabilità occupazionale, percorsi formativi e pieno rispetto delle norme sulla sicurezza. Su questi punti i sindacati che hanno richiesto ad APMT e all’Autorità portuale di formalizzare un tavolo analogo anche con Fincosit, presenteranno nelle prossime settimane una propria proposta articolata sulla quale proseguire la discussione.
In particolare è arrivata la richiesta affinchè il nuovo terminal fornisca risposte occupazionali che tengano in equilibrio le esigenze dei lavoratori che hanno perso il posto in seguito alla grave situazione di crisi e l’alto tasso di disoccupazione giovanile.
“Riteniamo importante e positivo che il tavolo con APMT sia ripartito – dichiarano congiuntamente i segretari provinciali di Cgil (Francesco Rossello), Cisl (Meresa Meneghiniù) e Uil (Silvio Valdiserra) -. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad un accordo provinciale che sia concreto ed esigibile e che non si limiti solo ai numeri ma che dia garanzie su stabilità, formazione e sicurezza. Per questo riteniamo importante la disponibilità dimostrata da APMT a confrontarsi su una nostra proposta. Ora dobbiamo procedere speditamente e senza esitazioni perché, se vogliamo garantire parità di trattamento per tutti i lavoratori, l’accordo va definito prima che partano i lavori”.
“Infine – prosegue la nota congiunta -, anche attraverso la regia della Provincia, bisogna che si individuino le modalità per utilizzare le poche ma importanti opportunità occupazionali (non solo Maersk, ma anche Nordiconad, Vio, Terrazze) per creare occasioni di reimpiego per i tanti lavoratori che hanno perso il lavoro, non solo gli “anziani”, ma anche i tanti giovani che fino a ieri hanno lavorato come precari ed oggi non hanno nemmeno più quell’opportunità”.