Politica

Pd, Bersani a Finale e Cairo: “Basta favole sulle tasse, subito piano anticrisi”

Ponente. Il tema del lavoro al centro dell’intervento del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenuto ieri nel ponente ligure per la chiusura della campagna elettorale. Bersani, dopo la mattinata trascorsa nell’Imperiese, nel primo pomeriggio si è trasferito alla Piaggio di Finale Ligure e in serata a Cairo Montenotte, al teatro del Palazzo di Città, per un’iniziativa organizzata dal Coordinamento Valbormidese.

“Noi siamo il partito del lavoro, degli operai, degli artigiani, dei commercianti, dei piccoli imprenditori – ha evidenziato il segretario del Partito Democratico – Berlusconi dice che noi vogliamo alzare le tasse, ma noi siamo stati i primi a tagliare l’Ici alle famiglie, mentre loro hanno aumentato la pressione fiscale a livelli record: quest’anno abbiamo lavorato per lo Stato e per le tasse fino al 23 giugno, un record. E’ ora di smetterla con le favole, sulle tasse hanno mancato totalmente l’obiettivo. Bisogna che qualcuno glielo dica in questo appuntamento elettorale”.

“Bisogna finirla di dire che la Lega – continua Pierluigi Bersani – fa gli interessi del nord. Questi sono federalisti nei fine settimana ma dal lunedì al giovedì sono a Roma a fare gli interessi del miliardario di cui hanno approvato tutte le leggi ad personam con più entusiasmo di Cicchitto. Gli Enti locali non hanno mai avuto così poche risorse da quando governano i leghisti”.

In chiusura per il leader del PD è assolutamente necessario che il Governo si muova concretamente: “Il Governo – conclude Bersani – fino ad ora ha ignorato la crisi, l’ha negata e non ha fatto nulla. Trecento milioni di incentivi sono una presa in giro per gli italiani, che finirà pochi giorni dopo le elezioni. Serve un piano anticrisi fatto di pochi ma semplici punti: più soldi in tasca ai redditi bassi, anche per rilanciare i consumi; un piano di investimenti in piccole opere immediatamente cantierabili; un po’ di ossigeno per le piccole e medie imprese, facilitando l’accesso al credito come ha fatto la Regione Liguria in totale solitudine”.

“Siamo onorati – ha sottolineato poi il Sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano – di accogliere a Cairo ed in Valle Bormida il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani per la chiusura della campagna elettorale del savonese. La Valle Bormida è una terra che ha sofferto negli anni passati gravi problemi occupazionali ed ambientali. Se oggi possiamo guardare con più fiducia al futuro è perché abbiamo avuto sempre al nostro fianco la Regione Liguria e Claudio Burlando, dalla vertenza Ferrania alla bonifica delle aree Acna, dalla possibilità di far nascere il polo della meccanica tra Cengio e Millesimo all’idea dell’autostrada regionale Albenga – Valle Bormida – Predosa, fino alla possibilità di promuovere una metropolitana di superficie tra Savona e Cairo. Mi auguro che il 28 e 29 marzo vinca il buon governo e che il centrosinistra possa continuare nel lavoro intrapreso”.

“Il centrosinistra – afferma invece il Segretario provinciale Giovanni Lunardon – vincerà le elezioni regionali non solo perché come in Liguria ha governato bene ma soprattutto perché con questa crisi è finita l’era della destra. Berlusconi e Scajola non hanno fatto nulla contro la crisi, non solo perché fino ad oggi hanno detto che non c’era ma perché la loro ricetta politica, che lascia soli gli individui di fronte alle difficoltà, è incapace di porre rimedio alla situazione che si è creata. Un Ministro dello Sviluppo Economico che assiste impotente al crollo del Pil di sei punti percentuali in un anno e mezzo quando in Europa cala del due e mezzo è chiaramente inadeguato al suo ruolo. Un candidato Presidente della Regione come Biasotti che giura nella mani dell’”imperatore” in piazza San Giovanni a Roma non può rappresentare gli interessi dei liguri ma al massimo può fare il feudatario di Berlusconi”.

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