Politica

Loano, acqua sempre più cara: la minoranza presenta una mozione

Garassini - Pesce

Loano. “La notizia è che Loano è  tra i comuni d’Italia con la più alta percentuale di dispersione d’acqua “dalla fonte al rubinetto” (46%), una cifra spaventosa. Questo dato e i recenti aumenti della tariffa (+17%) sollecitano un’assunzione di responsabilità da parte nostra, rappresentanti dei cittadini”: partono da questi dati le considerazioni di Elisabetta Garassini del gruppo di minoranza “è Loano” che chiede un intervento immediato dell’amministrazione.

“La questione è una sola, fondamentale: l’acqua è un bene comune  e un diritto di tutti – dice Garassini -.  E’ trasparente, non ha colore.  Partendo da questa incontrovertibile verità, oggi abbiamo protocollato la mozione con la quale chiediamo che l’Amministrazione, almeno sulla questione acqua, decida di difendere con forza l’interesse pubblico e l’ambiente. Abbiamo chiesto spiegazioni ma le risposte sinora ricevute dal sig. Enrile prima e dall’assessore Oliva poi non sono soddisfacenti.  Continuiamo a ritenere che nel determinare l’aumento della tariffa dell’acqua, la società che gestisce il servizio idrico abbia commesso degli errori, di forma e di sostanza, e che l’amministrazione dovrebbe attivarsi per verificarne i presupposti formali e sostanziali, alla luce della normativa vigente e degli obblighi fissati in convenzione, e non trincerarsi -come invece sta facendo – dietro l’affermazione che la competenza sulle verifiche tariffarie non spetta al Comune, ma alla Camera di Commercio ed al CIPE”.

“L’Amministrazione non può semplicemente sostenere che il comune non ha colpa se l’acqua è più cara – spiega Dino Sandre, consigliere di minoranza del comune loanese -. E’ come se di fronte a una casa che brucia  il proprietario, una volta chiamati i pompieri, si limitasse ad aspettarne l’intervento, senza neppure provare a  spegnere il fuoco. Analogamente l’Amministrazione non può limitarsi ad invitare la concessionaria a migliorare l’efficienza della rete e le condotte di adduzione. Alla luce di questi numeri, inoltre, viene spontaneo chiedersi e chiedere all’Amministrazione comunale se la San Lazzaro S.p.A. ha realizzato degli investimenti sull’acquedotto loanese ed altresì se, ora e negli anni passati, le Giunte Cenere e Vaccarezza hanno controllato la gestione tecnica ed amministrativa dell’acquedotto, o se sono state inerti e silenti”.

“Chiediamo pertanto – conclude il consigliere di minoranza  – agli assessori ed ai consiglieri di maggioranza di esprimere voto favorevole a che sia almeno istituita una commissione, composta da maggioranza, opposizione, difensore civico, associazioni dei consumatori e gestore volta a verificare la situazione nel suo complesso.  E che il Sindaco di fatto, Cenere, anche se chiamato in Giunta quale esperto in urbanistica e privo del diritto di voto in quanto non eletto, sostenga la mozione presentata dal gruppo di opposizione.  Non è una battaglia di una o dell’altra parte, è una battaglia comune che va affrontata e condivisa. Per il bene di tutti”.

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