Economia

Cartiera di Varazze: al via la cassa integrazione per 60 lavoratori

cartiera varazze

Varazze. E’ stato siglato presso l’Unione Industriali di Savona l’accordo per la cassa integrazione ordinaria formalmente richiesta dalla Cartiera Verde Romanello di Varazze, a fronte della grave crisi di mercato che sta colpendo in tutto il Paese anche il settore cartario e che viene amplificata dall’aumento del costo delle materie prime e dalla forte contrazione dei prezzi di vendita.

Il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, previsto per un periodo di circa tre mesi e che riguarderà un massimo di 60 lavoratori dei 64 attualmente in forza, è stato sottoscritto dalle segreterie provinciali di SLC-CGIL e FISASCAT-CISL contestualmente alla firma di un altro accordo che impegna l’azienda a garantire la sicurezza, la salvaguardia ed il mantenimento in efficienza del sito produttivo, durante il periodo di fermata degli impianti.

Per i sindacati e per i lavoratori della Cartiera Verde di Varazze queste sono le condizioni indispensabili per garantire il tempestivo riavvio della produzione nel momento in cui dovessero diminuire gli effetti dell’attuale crisi generalizzata sul mercato della carta.
 
Oltre all’impegno aziendale per il mantenimento dell’efficienza impiantistica, da realizzarsi mediante l’utilizzo del personale interno, l’accordo prevede che rimanga operativa durante tutto il periodo della cassa integrazione la struttura commerciale.

Infine si è voluto garantire che l’eventuale ricorso al lavoro interinale, terminato il periodo di cassa integrazione e ripresa la produzione, preveda in via prioritaria la richiamata di quei lavoratori già impiegati presso lo stabilimento alla data di apertura della procedura.

“Ad oggi – sottolineano SLC-CGIL e FISASCAT-CISL di Savona – la situazione della Cartiera Verde di Varazze è molto pesante per i lavoratori sia per la contrazione di mercato, che al momento è stato possibile gestire ricorrendo alla CIG Ordinaria senza utilizzare strumenti che avrebbero avuto ricadute ancora più pesanti, sia per l’incertezza sul futuro alimentata dal permanere di altre problematiche da tempo irrisolte”.

“Non ci troviamo ancora dentro una vera e propria crisi occupazionale – prosegue la nota -, ma rimangono ancora aperte le vecchie problematiche che, ancora oggi, impediscono un assetto proprietario certo ed in grado di garantire gli investimenti che i lavoratori e le OO.SS. chiedono da tempo per potenziare, migliorare qualitativamente e, soprattutto, diversificare la produzione anche per meglio rispondere ad eventuali contrazioni del mercato. È su questo capitolo, oltre che sull’evoluzione del mercato, che si gioca il futuro della Cartiera Verde e dei suoi lavoratori”.

“Pertanto i sindacati si attiveranno nuovamente, come più volte nel recente passato, nei confronti delle amministrazioni, delle istituzioni e di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti al fine di sollecitare soluzioni definitive che consentano un assetto proprietario certo in grado di poter valutare nuove strategie industriali ed effettuare conseguenti investimenti” conclude la nota.

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