Cairo: prosegue la rassegna “Incontro con l’autore”

Libreria IVG (generica)

Cairo Montenotte. Venerdì 5 marzo a Cairo Montenotte, nella Sala “A. De Mari” del Palazzo di Città in Piazza della Vittoria 29, alle ore 21 si terrà uno degli appuntamenti della rassegna “Incontro con l’autore”. Protagonista sarà Fausto  Bagnus, autore del libro “Immagini e ricordi dall’Ansaldo-San Giorgio alla Ferrania”. Con la partecipazione di Giovanni Ghiglione  del CNR-ISEM Genova e di Davide Arecco (Unige).

E’ una lettura accattivante, che descrive vicende ora curiose, ora drammatiche, in larga misura ignote o poco note vicende che l’autore ha vissuto in prima persona, o che ha ricostruito sulla base di preziose fonti orali. Prendendo le mosse dall’officina del nonno e del padre dell’autore, la trattazione si allarga ad abbracciare un quarantennio di vita di lavoro in importanti complessi industriali liguri, in anni di cambiamenti epocali. Dagli inizi del secolo al primo Dopoguerra, dagli anni dei grandi scioperi del Sessantotto, la fitta trama degli eventi, delle testimonianze e degli aneddoti dilata il raggio d’azione e i motivi di interesse per una ricerca che coniuga felicemente rigore storiografico e gusto per la narrazione vivace. E’ dunque una storia di vita vissuta, una testimonianza in presa diretta, non influenzata da pregiudizi di sorta, purtroppo ancora  presenti in gran parte della  storiografia ufficiale.

In questo libro, senza dubbio, il prisma della microstoria scompone la Storia nei suoi elementi primi, rivelando aspetti prima nascosti, gettando luce su dinamiche rimaste in ombra, relativizzando apparenti certezze. Traspare nei vari capitoli una forte volontà, un grande amore per il lavoro e la cultura: qualità  che hanno permesso all’autore di raggiungere tanti obiettivi, e non solo nel lavoro in fabbrica. In questi giorni, in cui inizia la demolizione dei grandi fabbricati di Ferrania, questo libro assume, forse, un ruolo ancor più significativo per conservare il ricordo delle infrastrutture e degli uomini che vi hanno lavorato, facendo grande quella che fu l’unica fabbrica italiana a produrre materiale fotosensibile.

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