Liguria. La segreteria regionale della Cisl Scuola interviene su due questioni “calde” del settore scolastico, ovvero la possibilità di utilizzo di risorse attingendo dal fondo FIS (Fondo Istituzione Scolastica) e sul cosiddetto “stop didattico” imposto da una delibera degli Organi collegiali.
Sul primo punto la Cisl Liguria afferma: “Se non siamo mai stati pregiudizialmente contrari al fatto che, anche sulla base del Nuovo Regolamento di contabilità che non pone più rigidità di bilancio, le risorse potessero essere utilizzate anche sulla base della disponibilità di cassa, abbiamo chiesto precise garanzie per il corretto rispetto dei vincoli contrattuali particolarmente per quanto concerne i compensi del Fondo dell’Istituzione Scolastica”.
“E’ importante ribadire la fondamentale importanza dei contratti d’istituto e il vincolo che questi acquisiscono per i soggetti che li hanno firmati – prosegue la Cisl -. Non si può derogare da questi, magari con un coinvolgimento delle RSU; le risorse del Fondo non possono essere sottratte in alcun modo per altri scopi”.
Sul secondo punto, invece, la Cisl sottolinea: “Si può discutere a oltranza sull’opportunità o meno di tali decisioni, ma queste rimangono comunque delibere valide perchè validamente espresse, prima dai Collegi docenti e quindi dai Consigli di Circolo o Istituto. Non possono essere cambiate o modificate senza una nuova convocazione degli Organi; e per attuare tali modifiche, le ragioni consistono o nella illegittimità dell’atto o nella impugnativa dello stesso, da parte di soggetti controinteressati. Viceversa, appare contradditorio che un organismo sconfessi se stesso deliberando diversamente sullo stesso argomento. E la lettera del Direttore Generale non ha valore prescrittivo, rivolgendosi a Dirigenti Scolastici, verso i quali non sussiste alcun rapporto gerarchico; l’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, così come configurata dal DPR 275/99 e la funzione del Dirigente ad esse preposto, è stata assunta anche a livello costituzionale”.
Le tematiche poste, carenza di risorse, difficoltà per garantire le supplenze e per la retribuzione dello stesso personale, non possono essere risolte con soluzioni di “arrangiamento, bensì con scelte organiche e coraggiose per il rilancio del sistema scolastico” conclude la Cisl.