Cronaca

Laigueglia: scoperto albergo “fantasma” in cui alloggiavano immigrati

Carabinieri

Laigueglia. I carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Alassio hanno deferito in stato di libertà il siriano F.M. per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e per aver omesso la compilazione delle schede di dichiarazione delle generalità di persone che alloggiavano presso l’albergo peraltro sprovvisto di licenza per l’esercizio dell’attività.

E’ stato inoltre denunciato l’albanese G.H., dimorante presso l’hotel per “inosservanza obblighi inerenti il soggiorno nello Stato”.

Tutto è cominciato la settimana scorsa quando il cittadino di origini albanesi è rimasto coinvolto in un incidente stradale sul quale è prontamente intervenuta una pattuglia della locale radiomobile per i rilievi del caso.

Nella circostanza l’extracomunitario è stato denunciato poiché non aveva i documenti d’identità. I militari per compiere ulteriori accertamenti si sono quindi recati nei giorni successivi presso il domicilio indicato dall’extraunionista al momento dell’incidente e non è mancata la sorpresa nel momento in cui si sono trovati davanti all’albergo che si pensava in disuso già da qualche tempo.

I militari, dopo aver rintracciato l’albanese, gli hanno chiesto chi fosse il proprietario o comunque chi gli avesse consentito di alloggiare in quell’albergo. L’extraunionista, tergiversando un po’, ha dato una risposta molto vaga che ha insospettito ancora di più.

I carabinieri, con successivi accertamenti, hanno individuato il responsabile della struttura al quale hanno richiesto l’esibizione di tutta la documentazione relativa all’albergo ricevendo risposta negativa. L’extracomunitario non riusciva infatti a recuperare le licenze poiché ne era totalmente sprovvisto e, ad una specifica domanda dei militari, rispondeva di averle versate in comune pochi anni prima continuando ugualmente ad affittare alcune stanze della struttura ricettiva.

Dopo questa risposta i carabinieri hanno quindi chiesto al proprietario di aprire le camere e hanno accertato una situazione ai limiti della decenza: le camere visitate, quasi tutte occupate (presumibilmente da lungo tempo) erano in pessime condizioni igieniche, con installati alcuni fornelletti elettrici per cucinare, talune non riscaldate ed in evidente stato di incuria.

Alcune camere erano occupate da giovani ragazze di origine rumena e marocchina tra cui una con un figlio di un paio d’anni d’età. Quelle al piano terra avevano un’altezza di poco superiore ai due metri con i bagni in comune e la cella frigo sita in una cantina al piano interrato aveva all’interno alcuni alimenti non confezionati.

Questa situazione è stata quindi prospettata alla locale Asl e al Comune di Laigueglia per gli interventi di competenza.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.