Altre news

Danni per le mareggiate, interrogazioni in Consiglio regionale

Consiglio Regionale delle Liguria

Regione. In merito agli eventi meteorologici che hanno interessato la Liguria durante l’inverno Ezio Chiesa (Partito democratico) ha presentato un’interrogazione nell’odierno Consiglio regionale. Sul medesimo argomento ha presentato un’interrogazione anche Alessio Saso (Alleanza nazionale).

Chiesa ha chiesto alla Giunta quali interventi siano stati disposti, quali risposte abbia dato il Governo in merito alla richiesta dello stato di emergenza e quante risorse abbia stanziato per i danni alle strutture pubbliche e private.

“A dicembre 2009 e a gennaio 2010 – ha sottolineato Chiesa – la Liguria è stata colpita da violente mareggiate che hanno interessato quasi tutto il litorale ligure. Questi eventi hanno causato danni e distruzioni su una miriade di infrastrutture e attrezzature costiere, porti commerciali e turistici, alle strutture di difesa della costa, alle passeggiate a mare, ai depuratori e alle condotte a mare, alle strutture produttive, commerciali e turistiche, ai privati. E anche in questo caso la Giunta regionale ha prontamente richiesto al Governo lo stato di emergenza e ha stanziato immediatamente delle risorse”.

Saso ha focalizzato l’attenzione sulla situazione verificatasi nel Ponente ligure, dove l’agricoltura e in particolare l’olivicoltura hanno subito molti danni. “Si sperava in una produzione di ottima qualità e considerevole: purtroppo non sarà così”, ha detto il consigliere che ha anche espresso critiche all’attuazione, a suo avviso molto macchinosa, del piano Piano di Sviluppo rurale.

Per la Giunta ha risposto l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Cassini: “Per quanto riguarda le due ondate di maltempo di dicembre e gennaio, è stato richiesto lo stato di emergenza che lo scorso 13 gennaio è stato concesso soltanto a tre Regioni: la Liguria, l’Emilia e la Toscana. Lo stato di calamità riguarda i danni pubblici e quelli a privati nell’intera regione. Ora siamo in fase di censimento dei danni provocati dal maltempo. La quantificazione sarà alta. Le risorse messe in campo dal governo, secondo una bozza di ordinanza che abbiamo ricevuto, ammontano a circa venti milioni di euro da ripartire fra le tre Regioni, dedotti i fondi che il Dipartimento terrà, a livello nazionale per interventi a privati. E questa voce può arrivare al sessanta per cento. In questo caso resterebbero solo otto milioni da ripartire fra tre Regioni. Abbiamo chiesto al Dipartimento di intervenire nei confronti delle imprese private con fondi aggiuntivi, non intaccando i venti milioni messi in campo”.

L’assessore ha quindi annunciato: “Per quanto riguarda il fiume Magra abbiamo chiesto che il capo nazionale del Dipartimento della protezione civile organizzi il risanamento del bacino del fiume attraverso un commissario ad acta”. Ha quindi ribattuto alle rimostranze di Saso in merito alla gestione “macchinosa” del piano di Sviluppo rurale: “Dei pagamenti effettuati a livello nazionale da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) il sessanta per cento riguarda la Liguria”.

Ha quindi chiarito che, per quanto riguarda le gravi conseguenze subite dal comparto agricolo, a causa del maltempo e delle gelate, sarà assai difficile riuscire a rimborsare, con fondi dell’emergenza, i danni subiti dagli ulivi, classificati come “assicurabili”. Per ottenere i rimborsi è necessario dimostrare che una percentuale di almeno il trenta per cento di prodotto vendibile è stato danneggiato.

Chiesa ha sottolineato che le riposte finora date dal Governo a suo avviso sono insufficienti e che è quindi necessario chiedere ulteriori stanziamenti. Secondo Saso, invece, si sta assistendo ad uno scaricabarile da parte della Regione nei confronti del Governo.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.