Coppia gay savonese: “Se Spagna non ci vorrà, richiesta a Belgio o Olanda”

Zanardi e Incorvaia incontrano il sindaco di Savona

Savona. Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia, i due omosessuali savonesi in sciopero della fame da oltre un mese per chiedere che l’Italia riconosca la loro unione civile, hanno presentato ieri richiesta di asilo politico all’ambasciata di Spagna, uno dei paesi dell’Unione europea che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. I due ragazzi sono ora in attesa di ricevere una risposta formale, dopo la prima avvisaglia negativa espressa da Pedro Fernandez, portavoce dell’ambasciata spagnola a Roma.

“Ma se le cose dovessero andare male presenteremo una richiesta analoga all’ambasciata del Belgio e dell’Olanda” ha detto Zanardi. I due giovani sono stati accompagnati all’ambasciata spagnola dalla deputata radicale eletta nelle liste del Pd Donatella Poretti. Sostengono la battaglia della coppia di Savona anche Anna Paola Concia e il senatore Ignazio Marino. Contemporaneamente continua il giro della Fiaccola dei diritti che era stata accesa proprio dal senatore Marino nell’abitazione di via Cambiaso dove vivono Zanardi e Incorvaia.

“L’Italia è l’unico paese che non ha ancora preso in esame, con la dovuta attenzione, cioé che altri Stati dell’Europa hanno fatto in passato sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso”, aveva detto Marino incontrando Zanardi e Incorvaia.

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