Coppia gay chiede asilo alla Spagna, l’ambasciata risponde no

Zanardi e Incorvaia incontrano il sindaco di Savona

Savona. “Prendiamo seriamente in considerazione le istanze di chi attua una protesta come lo sciopero della fame. Ma come ambasciata di Spagna non riteniamo che in Italia i gay siano discriminati”. Lo dice, ai microfoni di CNRmedia, Pedro Fernandez, portavoce dell’ambasciata spagnola a Roma, rispondendo alla richiesta di asilo politico avanzata da Francesco Zanardi e dal suo compagno Manuel Incorvaia, in sciopero della fame da 32 giorni per chiedere diritti alle coppie omosessuali.

“Abbiamo ricevuto almeno una trentina di mail di altre coppie gay italiane che ci hanno chiesto asilo politico – continua Fernandez – abbiamo anche parlato con Zanardi, e siamo sempre pronti ad ascoltarli. Prendiamo molto sul serio questa vicenda ma, ripeto, non possiamo concedere alcun asilo perché non riteniamo che in Italia vi siano atteggiamenti discriminatori contro i gay”.

“Ogni Paese europeo ha la sua legislazione in materia – conclude il portavoce dell’ambasciata – non entro nel merito di quella italiana, ma posso dire che non riteniamo vi siano i presupposti per definirla discriminatoria”.

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