Savona. Coppa Len, edizione 2009/10: due delle quattro semifinaliste sono italiane. Un risultato maturato in maniera sofferta, sia da parte della Rari Nantes Savona che della Brixia Leonessa, ma indubbiamente meritato da entrambe le compagini per quanto fatto vedere lungo il cammino europeo. Un traguardo positivo per un movimento italiano che, Pro Recco a parte, non è più brillante come negli anni d’oro, complice anche una nazionale che fatica sempre più a competere ad altissimi livelli.
Mercoledì, terminati i rispettivi impegni, savonesi e bresciani già guardavano al futuro: il nome dell’ultimo ostacolo verso l’atto finale. La preferenza era rivolta verso lo Spandau Berlino, probabilmente la più debole tra le semifinaliste, almeno sulla carta. Lo spauracchio l’Akademja Cattaro, team montenegrino, ma ancor di più il derby stesso.
E l’urna, impietosa, ha riservato proprio la sfida tutta italiana. A caldo, il commento di Claudio Mistrangelo non ha lasciato nulla all’immaginazione: “Un sorteggio atteso perché due eventuali finaliste italiane non sarebbe stata una scelta della fortuna gradita alla Len”. Toni ancor più marcati sono giunti da Brescia. Insomma, lo scontro diretto non è andato giù né ai biancorossi né alla squadra allenata da Alessandro Bovo, né sarà stato gradito dalla Federazione Italiana che, con una eventuale finale tutta azzurra, avrebbe avuto un ottimo promo.
Dopo le reazioni nell’immediato, entrambe le società hanno accettato la decisione, o forse si sono semplicemente rassegnate ad essa. La Rari Nantes Savona chiarisce di non avere alcun dubbio sulle modalità del sorteggio, con un comunicato nel quale recita: “Apprendiamo con un certo stupore il comunicato della società Brixia Brescia su eventuali irregolarità e / o superficialità commesse nel sorteggio che ha determinato la griglia delle semifinali della Coppa Len. Privi di informazioni diverse, confidiamo che tutto sia avvenuto in modo regolare o che si provveda a regolarizzare la situazione con un rinnovato e trasparente sorteggio”.
La stessa società bresciana, sul proprio sito web, pubblica un’intervista al team manager Piero Borelli, nella quale non si fa più alcun riferimento alla questione. “Non sono affatto contento – si limita ad asserire il dirigente lombardo -. E per due motivi. Il primo è questo: il Savona, e non scopro certo la luna dicendolo, è una grandissima squadra. Avrei voluto come avversaria, in ordine di preferenza, Spandau Berlino, Cattaro e infine la formazione di Mistrangelo. Il secondo è che una finale tutta italiana sarebbe stata bellissima. E’ da tempo che manca”.
I due sodalizi ritirano quindi le accuse, in maniera sincera o di facciata questo non è dato sapere, e si apprestano ad affrontare la giornata odierna. La Brixia Leonessa riceverà la Lazio, il Savona farà visita all’ostica Florentia. Ma la testa è già rivolta a sabato prossimo, quando nella piscina bresciana andrà in atto la gara di andata della semifinale.