Cinema in 3D, occhiali nel mirino dei Nas

occhiali 3d

Gli occhiali forniti nelle sale cinematografiche per poter godere della nuova tecnologia tridimensionale sono nel mirino del comitato dei consumatori. Il boom di Avatar, preceduto dal successo avuto da altri film in 3D quali Up, L’era glaciale 3, Piovono Polpette ed altri ancora, ha fatto scattare un caso legato agli occhiali speciali per la visione di queste pellicole.

Il Codacons infatti ha segnalato ai Nas la possibile non conformità degli occhiali stessi. Sono così scattate le verifiche che sono ora in corso anche nelle sale cinematografiche savonesi, nelle quali, così come a livello nazionale, il gradimento per il cinema stereoscopico è stato elevatissimo.

Da una ricerca condotta dal Codacons in quasi tutti i cinema nazionali, emerge tuttavia come tali occhiali non dispongano del marchio CE. La sigla non è un marchio di qualità o di origine, ma attesta semplicemente la conformità del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza, fissati dalle disposizioni comunitarie.

“L’assenza del rischio di un pericolo grave per i consumatori è garantita da tale marchio – sottolinea il comitato consumatori -. La Comunità europea ha definito una serie di norme sulla sicurezza dei prodotti per tutelare i consumatori, e la commercializzazione e immissione in consumo è consentita solo ai prodotti che rispettano tutti i requisiti normativi”.

“Non solo – prosegue il comitato consumatori -. Sempre l’indagine dell’associazione rileva come, nella busta in cui sono contenuti gli occhiali forniti da alcuni importanti catene cinematografiche, si legga chiaramente la scritta ‘Made in China’ e le avvertenze sui pericoli connessi all’utilizzo degli stessi non siano riportate in lingua italiana”.

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