Politica

Biasotti, ecco la lista civica: “Movimento che unisce esperienza e volti nuovi”

Genova. “Questo non è un partito ma è un movimento di appoggio alla mia candidatura”. Così lo sfidante di Burlando nella corsa alla presidenza della Regione Liguria, Sandro Biasotti, presenta la lista civica che appoggierà la sua candidatura.

“E’ un movimento che comunque fa parte dell’area del Pdl e contiene tanti volti nuovi e anche tante che hanno importanti esperienze in consiglio regionale. Abbiamo l’ex presidente della Provincia di Savona Bertolotto, personaggi importanti che sono ospitati in accordo con il Pdl come Falciani e Marcenaro. Quindi credo che sia un movimento che raccoglie le istanze del territorio e soprattutto persone che hanno avuto esperienze nel centrosinistra e che ritengono giusto oggi svoltare ed appoggiarmi” osserva Biasotti.

Per la Provincia di Savona al momento sono stati ufficializzati quattro nomi: Marco Bertolotto (capolista), gli attuali consiglieri regionali Matteo Marcenaro e Graziano Falciani, oltre all’assessore all’urbanistica del Comune di Varazze Gerolamo Carletto. “Per gli ultimi due nomi del Savonese mancano ancora pochi giorni. Ma credo che i quattro che abbiamo già ufficializzato siano nomi che ben rappresentano, anche geograficamente, la Provincia di Savona e sono persone molto valide” spiega il candidato alla presidenza della Regione del centrodestra.

Sul fatto di aver ospitato in lista gli “esclusi” del Pdl Biasotti spiega: “Avevamo detto in tempi non sospetti che avremmo candidato tutti i consiglieri regionali uscenti poi per motivi di altri nominativi erano rimasti fuori. Quindi mi ha fatto molto piacere ospitarli in accordo con il Pdl perché credo che abbiano delle potenzialità che è giusto premiare”.

Sandro Biasotti è poi entrato anche nel “vivo” dei contenuti della campagna: “Punterò sul lavoro. La Liguria ha troppa carenza di lavoro. Siamo una regione al palo, ferma. E’ una Regione che ha enormi potenzialità che non vengono sfruttate. Io quindi lavorerò per fare capire alla gente che bisogna andare a votare perché non è uguale se vince uno o l’altro. Io credo di rappresentare il rinnovamento l’esperienza, l’autorevolezza e la Liguria ha bisogno di un governatore autorevole che sappia farsi ascoltare da Roma dove oggi la Liguria è completamente assente”.

Sulla rinucia al colore arancione infine Biasotti commenta: “Non sono dispiaciuto e l’ho dico già da mesi, non c’è stata nessuna forzatura. E’ movimento che credo che avrà un ottimo successo perché è basato sulla mia presidenza e su volti nuovi. Mi sembra che sia tutto fatto in spirito di collaborazione per dare una casa a chi magari non vuole entrare nelle liste ufficiali dei partiti quindi c’è grande entusiasmo e l’arancione lo abbiamo nel cuore e magari lo useremo per le amministrative o per elzioni in altri comuni, vedremo”.

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