Politica

Albenga, Bessone (PdL): “Tabbò poco attento al verde pubblico”

enrico bessone

Albenga. “Ad Albenga, quando un albero muore e viene abbattuto, poi non viene più sostituito da una nuova pianta! È questa la triste denuncia di un contadino di Albenga, che abita in un viale alberato della città e che, foto alla mano, mi ha portato la documentazione di una serie di aiuole vuote in varie strade cittadine”: a dirlo è Enrico Bessone,  candidato nella lista PDL per Rosy Guarnieri Sindaco alle prossime amministrative di Albenga.

“E’ vero – continua – nei viali alberati di Albenga, da diverso tempo, anche più di due anni, sono presenti numerose buche vuote, che spesso ospitano solo monconi di tronchi d´albero recisi. L’agricoltore in questione ha contato gli alberi abbattuti e mai sostituiti in tutta la città. Almeno ottanta. È così, ci chiediamo, che sta a cuore il verde pubblico all’amministrazione uscente del Sindaco Tabbò?”.

“21 le palme tagliate e mai sostituite – continua Bessone con foto alla mano – tra Piazza XX settembre e  il Lungomare di Albenga, dalla foce fino a via Che Guevara. 21 i tigli eliminati in Via Leonardo da Vinci. E poi ancora Viale Martiri, Viale Pontelungo, Viale VIII marzo, Via Trieste. Un vero scempio a cui mai, in questi cinque anni l´amministrazione Tabbò ha tentato di provvedere in maniera efficace. Addirittura alcuni alberi sostituiti da poco tempo e già seccati. E pensare che ciascun albero da reimpiantare costa poco. Considerata l´utilità del verde pubblico per ragioni fitosociologiche, ecologiche ed estetiche, mi incaricherò di consegnare in questi giorni alla nostra candidato Sindaco Rosy Guarnieri una sorte di elenco ricognitivo di tutto il verde esistente in città con le indicazioni necessarie per la sua manutenzione, in modo tale che con la nuova amministrazione di centro-destra si arrivi quanto prima a piantumare in questi spazi vuoti nuovi alberi”.

“Un albero ogni nuovo nato, ci saremmo aspettati da un sindaco uscente che ha militato per anni nel mondo dell’associazionismo cattolico – dice ancora Bessone – e che della natalità ha fatto il suo valore aggiunto per giustificare un PUC a rischio di cementificazione selvaggia. Perché il Sindaco Tabbò non ha mai pensato ad approvare un regolamento che disciplinasse la possibilità di sponsorizzare e gestire non solo eventi, ma anche alcune parti del nostro territorio e soprattutto il verde pubblico? Perché il Sindaco Tabbò non ha mai tentato di affidare la gestione e la cura degli spazi verdi cittadini (aiuole, viali e piazze alberate) a privati interessati o ad aziende floricole e vivaisti locali che avrebbero certamente messo in campo ogni primizia della nostra piana proprio per l´attaccamento alla città di Albenga?. Il Sindaco Antonello Tabbò continuerà a non rispondere agli interrogativi dei cittadini insoddisfatti della sua amministrazione ma certamente le urne a fine mese sapranno parlare per lui”.

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