Cronaca

Alassio, poliziotto accusato di sfruttamento di manodopera clandestina

Polizia

Alassio. Sfruttamento di clandestini al fine di trarne profitto. E’ questa la pesante accusa mossa ad un poliziotto in servizio presso il Commissariato di Alassio. Secondo quanto è emerso dalle indagini, portate avanti dalla Questura di Savona su mandato dei sostituti procuratori della Reppublica della Procura di Savona Alessandra Coccoli e Anna Maria Paolucci, l’agente avrebbe impiegato appunto degli stranieri privi di permesso di soggiorno per lavorare in un terreno agricolo di proprietà della moglie.

Secondo il quadro accusatorio ricostruito dagli inquirenti, il poliziotto sarebbe quindi colpevole di aver reperito gli extracomunitari irregolari da impiegare nel terreno della consorte. Al momento la Procura contesta all’uomo cinque nominativi di stranieri non in regola con il permesso di soggiorno che avrebbero prestato servizio nella proprietà agricola in questione, ma ci sarebbero anche altri lavoratori non ancora identificati.

Sull’agente gravano accuse pesanti (lo sfruttamento dei clandestini non sarebbe poi l’unico reato contestato) ma il poliziotto ha già cercato di chiarire la sua posizione davanti ai pm Coccoli e Paolucci. I legali dell’uomo, gli avvocati Carlo Manti e Antonio Nocito, infatti hanno chiesto ai sotituti di poter ascoltare il loro cliente al fine di fare chiarezza sulla vicenda.

Secondo quanto trapelato infatti dei cinque nominativi contestati dagli inquirenti almeno tre avrebbero invece un regolare permesso di soggiorno (uno avrebbe perfino un’azienda con numerosi dipendenti). L’agente inoltre avrebbe negato di conoscere i due stranieri irregolari che secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero invece lavorato nel terreno agricolo della moglie. Adesso occorrerà attendere la conclusione delle indagini per avere il quadro completo delle accuse e dei reati contestati al poliziotto alassino.

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