Savona, coppia gay: interventi di Marino (Pd) e Imma Battaglia

Matrimonio gay, omosessualita

Savona. “Non possiamo permettere che si arrivi a decisioni estreme quali lo sciopero della fame e far finta di nulla. L’esistenza di famiglie omosessuali in Italia e la nostra arretratezza sull’affermazione dei loro diritti sono purtroppo un dato di fatto. Dobbiamo lavorare per accelerare i tempi nel riconoscere i loro diritti”. E’ quanto afferma il senatore del Pd Ignazio Marino sul gesto di Francesco e Manuel, la coppia gay di Savona che sta protestando con il rifiuto del cibo dal 4 gennaio scorso, e per la quale si sono mobilitate le associazioni lgbt.

“Come al solito su questi temi – dice Marino – siamo il fanalino di coda in Europa. Chiedo da tempo che si riparta alla Camera dal ddl Concia sulle unioni civili, che ormai sembra essere stato completamente dimenticato. Purtroppo all’ordine del giorno dell’agenda politica sembra che ci siano altre priorità che esulano dai bisogni reali e concreti della gente”.

“E’ il momento che il Pd assuma una leadership forte e riconoscibile in tema di diritti civili – aggiunge – dobbiamo impegnarci con maggiore incisività e determinazione anche per dimostrare la capacità di comprendere i cambiamenti sociali e rispondere tempestivamente ai bisogno dei cittadini, che è la ragione stessa dell’esistenza del Pd”.

Imma Battaglia, leader storica del movimento omosessuale e presidente dell’associazione ‘Di Gay Project’, apprezza la presa di posizione del senatore del Pd Ignazio Marino, e gli chiede di farsi promotore di un incontro tra i due ragazzi e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “E’ molto positiva – afferma Battaglia – la dichiarazione di Ignazio Marino a favore del riconoscimento dei diritti gay e a sostegno del digiuno della coppia di Savona. Ma dobbiamo dare risposte concrete a questa azione nonviolenta e adoperarci perché possa trovare delle risposte politiche e istituzionali importanti e urgenti”. “Mi auguro che ci siano le condizioni per un incontro con il Capo dello Stato, che potrebbe rappresentare un primo e autorevole riconoscimento verso un’iniziativa che tutti noi ci auguriamo possa trovare una risposta adeguata” conclude la Battaglia.

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