[thumb:2813:l]Liguria. Code di clienti davanti ai negozi di abbigliamento firmato, alcuni dei quali hanno fatto un’apertura straordinaria di un paio di ore dalla mezzanotte scorsa; sconti fino al 70% pubblicizzati in vetrina; parcheggi pieni e via vai di folla lungo le vie dello shopping. Anche in Liguria e nonostante il vento gelido, l’inizio dei saldi invernali (da oggi fino al 18 febbraio) ha attirato i consumatori.
“C’é movimento, la partenza dei saldi a Genova e in regione si sta scaldando – ha commentato il presidente di Confesercenti Liguria Patrizia De Luise -. Dopo una stagione andata male a causa delle condizioni meteo e della crisi economica, i clienti possono finalmente trovare buoni assortimenti, facendo davvero ottimi affari”.
“Per i saldi in Liguria prevediamo una spesa media a famiglia di 340 euro – ha continuato De Luise – di cui tre quarti destinati all’abbigliamento ed un quarto destinato ad arredamento, tessile, beni per la famiglia in genere. Oggi ho visto assaliti soprattutto i negozi di griffe”.
“In futuro proporremo al Ministero delle Attività Produttive e alla Conferenza delle Regioni una data unica a livello nazionale per i saldi – ha concluso – potremmo creare un vero evento e meno confusione tra regione e regione. La mobilità delle persone ormai è molto fluida, dobbiamo almeno iniziare da saldi per macroregioni”.
Anche per il presidente genovese della Federazione Italiana Settore Moda, Enrico Malvasi, è stata “una buona partenza dei saldi, una partenza decisa, non strepitosa, ma la gente compra con decisione. Nonostante freddo e periodo di vacanza. Ci attendiamo il grosso afflusso di pubblico a partire dal week-end. La partenza dei saldi comunque ha tenuto”.
“Prevediamo un aumento delle vendite del 20% rispetto al 2009 – ha aggiunto Malvasi – un netto miglioramento di sicuro. Per il futuro dobbiamo lavorare su una data comune in tutta Italia di avvio dei saldi e sulla necessità di portarli a fine stagione. Il 5 gennaio è troppo presto. Persino i clienti ci chiedono se siamo quasi matti”.
I saldi in Liguria hanno portato alcuni negozi di Genova a novità assolute come fuori orario notturni. Molti genovesi sono stati in coda fin dalle prime ore del mattino di fronte alle vetrine delle marche più note di abbigliamento e scarpe ad aspettare l’apertura.
“C’era molta gente oggi in giro a Genova per i saldi. Le previsioni catastrofiche delle associazioni dei consumatori non sono state rispettate. Nessun calo del 20 o 30%. In un anno difficile per l’economia credo che i saldi possano compensare le vendite andate male. C’é stato buon afflusso di clienti nei negozi stamattina”. E’ stato oggi a Genova il commento del presidente provinciale di Federmoda (Confcommercio), Giovanni Prazzoli, sull’inizio dei saldi invernali in Liguria.
“Stamattina gente in giro ce n’era molta a Genova. La novità assoluta della notte dei saldi di Giglio Bagnara – ha detto Prazzoli riferendosi alla storica boutique d’abbigliamento di Sestri Ponente – con il negozio aperto dalla mezzanotte del 4 gennaio alle ore 2 del 5 gennaio, ho saputo che è stata un successo super: tantissima gente e ottimi incassi. Hanno venduto molto”.
“Altro che le catastrofiche previsioni delle associazioni dei consumatori con una spesa di 250 euro a famiglia per i saldi – ha continuato – Confcommercio prevede 430 euro di spesa media a famiglia. Credo che i saldi daranno vendite normali in un anno difficile. Saranno decorosi e con discreti risultati”. Prazzoli ha infine sottolineato l’esigenza di “uniformare la data dei saldi a livello nazionale per evitare nuove confusioni e problemi”. “E’ l’unica strada da seguire – ha ribadito il presidente di Federmoda Genova – Dobbiamo riunificare le date dei saldi in Italia. Lo abbiamo proposto per primi e siamo appoggiati anche da Confesercenti”.