[thumb:4306:l]Liguria. Un programma improntato ai valori cristiani, che “strizza l’occhio” all’Udc. E’ quello che ha presentato Sandro Biasotti, in corsa per la poltrona di Presidente della Regione per lo schieramento di centrodestra, e che si baserà su “sostegno alla famiglia, rispetto della vita, meritocrazia, istruzione, sanità e servizi alla persona”.
Tutti “valori fondanti del partito – ci tiene a sottolineare Biasotti – ancor prima della campagna elettorale, in occasione degli Stati generali del Pdl a Varazze, di febbraio”. Il candidato del Pdl ha annunciato una lista di priorità da attuare in caso di elezione, come ad esempio “l’abolizione della legge sull’omofobia”, la revisione del piano casa in modo che sia “un vero strumento di rilancio e sostegno per i nuclei familiari”, la ripresa ed il “rafforzamento del buono scuola”, di voler “ridurre le liste di attesa nella sanità”.
Inoltre ha espresso contrarietà alla distribuzione della pillola abortiva e alla legge sul testamento biologico, annunciando invece la volontà di prevedere un sistema fiscale regionale basato sul quoziente familiare. Ed è sulla base di questi valori che il candidato del centrodestra ha invitato l’Udc ad unirsi: “E’ partendo dal comune sentire che l’Udc ed il Pdl fanno parte del Partito Popolare Europeo – ha affermato – ed è su queste basi che ho già avuto modo di governare con loro la Liguria. Il mio invito a unirsi alla nostra coalizione non è basato su un dato mercantile, ma sui valori”.
“L’Udc non ha nulla a che fare con una maggioranza che ha organizzato il Gay pride – ha proseguito Biasotti – che pensa a costruire moschee ed ha una concezione della famiglia completamente estranea ai valori cristiani”. Sempre sulla base dell’identità cristiana, nei prossimi giorni saranno sondati anche gli ex Margherita. “Leggendo le interviste rilasciate da Rutelli negli ultimi dieci giorni – ha concluso Biasotti – mi sembra ci possano essere punti in comune”.