Savona, presto la prima visita pastorale del vescovo

Mons. Vittorio Lupi, vescovo della Diocesi di Savona-Noli

Savona. “Sto pensando alla visita pastorale che potrebbe essere indetta fra non molto. Tengo a precisare che la visita pastorale non è la semplice presenza del vescovo in una parrocchia, come può avvenire ad esempio per le cresime o per la festa patronale, ma è l’incontro del pastore con ogni singola comunità per verificarne il cammino di fede,  per dialogare su tutti gli aspetti della pastorale e per stimolare una sempre maggiore generosità nell’aderire al Vangelo”. Lo ha dichiarato, in un’intervista al Letimbro di gennaio, il vescovo Vittorio Lupi.

Nell’intervista il presule fa il punto della situazione a poco meno di due anni dal suo ingresso in diocesi. “Oggi non avrei alcun dubbio nell’accettare la nomina – commenta monsignor Lupi, ricordando le perplessità iniziali -. Non ci sarebbero esitazioni nell’accettare questo servizio che svolgo con grande gratificazione in una diocesi che, pur nelle difficoltà, si dimostra viva e capace di reagire con grande generosità agli stimoli”.

Tra le priorità dell’anno appena iniziato, il vescovo sottolinea “innanzitutto la realizzazione del programma pastorale, con una verifica di medio termine da farsi in febbraio e un ulteriore riscontro a giugno. Quindi la commemorazione della presenza di Pio VII qui a Savona. E, sempre per parlare di anniversari, la celebrazione dei 750 anni della presenza delle confraternite in Savona, peraltro quest’anno impegnate nella biennale processione del Venerdì santo”.

Il presule si dichiara infine “favorevolmente colpito dalla totale disponibilità dei sacerdoti che magari hanno dovuto lasciare la propria parrocchia dopo diversi anni. Tutti, ma proprio tutti, hanno accettato con grandissimo spirito di servizio le nuove nomine, senza il minimo problema. Come dicevo una disponibilità assoluta, che ovviamente ha riguardato anche le diverse comunità parrocchiali coinvolte da questi ‘spostamenti’. Nessun accenno di insofferenza, magari anche giustificata dall’affetto che i fedeli possono ovviamente manifestare verso un sacerdote che è con loro da molti anni, ma davvero soltanto grande serenità nell’accettare le nuove assegnazioni. E di questo non posso che ringraziare sia i sacerdoti sia, appunto, le varie comunità”.

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