Eurispes: “Italiani sfiduciati e senza progetti: aumenta l’uso di psicofarmaci”

farmaci

Italiani senza progetti, sempre più poveri e sfiduciati. Al punto che la tentazione di evadere, con alcol e droghe, è sempre più alta. E’ questo il quadro impietoso tracciato dal Eurispes nel Rapporto Italia 2010.

Un Paese “senza progetto”, in “perenne transizione”, che paga “un costo altissimo” per l’economia e “rischia per la sua tenuta democratica”. L’Italia tracciata da Eurispes descrive “una sorta di cantiere aperto, che non si riesce a chiudere perche’ nessuno ha le idee chiare su cosa si deve costruire” e denuncia “una frattura fra la politica e il paese reale”. L’Eurispes guarda soprattutto alle conseguenze un sostanziale immobilismo sta producendo.

Questo, spiega il presidente dell’Istituto, Gian Maria Fara Fara, “soprattutto considerando che mantenere il cantiere aperto comporta un costo altissimo per la nostra economia ed un rischio per la tenuta stessa della democrazia”.

L’istituto dal suo osservatorio coglie “segnali preoccupanti di disagio, di distacco, quando non di ostilita’ nei confronti delle Istituzioni che aspiranti capipopolo vorrebbero cavalcare”. E’ infatti la mancanza di un progetto che “segna pesantemente il presente, mortifica le attese degli italiani e impedisce di immaginare e costruire il futuro”.

Sul fronte politico, secondo l’Eurispes, “diventa sempre piu’ folta la schiera degli aspiranti alla successione di Berlusconi. Politici, imprenditori, grandi commis, tecnocrati a vario titolo preparano piani ed elaborano strategie per arrivare a Palazzo Chigi”. Il problema, sostiene l’Eurispes, e’ che “nessuno di loro comunque sembra interessato a costruire la propria candidatura sulla base di un serio progetto politico”. D’altra parte, “nemmeno l’opposizione di sinistra appare in grado di immaginare un disegno di governo per il Paese”. Così, si evidenzia nel rapporto Italia 2010, “gli antagonisti di Berlusconi alla fine ne legittimano il metodo: fare politica senza un progetto per il futuro. E’ questa la vera anomalia alla quale hanno dato un contributo le classi dirigenti di questo Paese”.

In questa situazione, gli italiani, già alle prese con la crisi economica, sono sempre più pessimisti (a vedere il bicchiere mezzo vuoto sono ora il 47,1% dei cittadini contro il 37,6% di due anni fa). Difficile essere ottimisti quando, come segnala l’Eurispes, gli stipendi degli italiani sono il fanalino di coda dei paesi industrializzati: a parita’ di potere d’acquisto, l’Italia occupa il ventitreesimo posto sui trenta paesi monitorati, con un salario medio netto annuo che ammonta a 21.374 dollari, pari a poco piu’ di 14.700 euro. In mancanza della progettualità politica comunque, i comportamenti dgli italiani si adeguano ai tempi che cambiano. I single in tre anni sono aumentati del 10% e rappresentano una fetta di business sempre più importante per le imprese.

Fra gli italiani infine, cresce il consumo di droghe, psicofarmaci e alcol. Vino, birra e superalcolici uccidono ben 24 mila italiani l’anno, senza contare la mortalita’ per incidenti stradali legati al consumo di alcol, stimata tra il 30% e il 50% del totale. Fra gli studenti italiani tra i 15 e i 16 anni d’età cresce anche l’uso di sedativi e tranquillanti: il consumo di farmaci psicoattivi, tra i giovanissimi del nostro Paese, è infatti significativamente più alto che nel resto d’Europa: 10% contro 6%. Aumenta vertiginosamente la vendita di droga via internet: negli ultimi 6 mesi del 2008 gli accessi a siti dedicati alla vendita di stupefacenti sono passati dal 40% al 60%.

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