Savona. Don Luciano sta meglio. Il suo trasferimento nel carcere di Valle Armea a Sanremo è stato senz’altro positivo per Don Lu. Non è una cella isolata, bensì una stanza con altri sei detenuti, molto più ampia e spaziosa rispetto a quella trovata nel carcere di Chiavari. C’è un tavolo e ora il prete alassino può anche scrivere da seduto. Chi gli ha fatto visita oggi pomeriggio dice che, seppur in una situazione psico-fisica ancora difficile, Don Luciano non risente di particolari disagi e attende con serenità gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria che lo vede indagato per abusi sessuali su una minore di 12 anni.
Sul fronte dell’indagine si attende che il gip Emilio Fois disponga l’atteso incidente probatorio che metterà al confronto dei periti nominati dal Tribunale e dalla difesa il racconto della ragazzina, per giudicarne l’attendibilità. La Procura, dal canto suo, non ha ancora nominato un perito di parte in vista dell’audizione, ritenuta un passaggio decisivo a fini dell’inchiesta.
Altri elementi che potrebbero completare il quadro accusatorio nei confronti di Don Lu sono attesi dall’analisi peritale del quarto pc utilizzato dal prete alassino. Agli atti, al momento, non sarebbero emerse altre prove a carico di Don Luciano, con riferimento ad altri presunti episodi di abusi sessuali.