Politica

Consiglio provinciale, Pd e Udc: “Aula teatro di un comizio elettorale”

Savona. Il consigliere dell’Udc Giancarlo Garassino spiega la scelta di abbandonare l’aula prima dell’intervento previsto del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza.

“Abbiamo condiviso insieme agli amici del Pd l’irritualità di questa convocazione – dichiara Garassino -. Una convocazione che il presidente non ha sottoposto alla conferenza dei capogruppo. Quando abbiamo visto che si trattava di semplici comunicazioni del presidente abbiamo ripetutamente chiesto che almeno si aprisse un dibattito ristretto ai soli capogruppo e in tempi già determinati, per dare possibilità all’opposizione di esprimere valutazioni circa quanto diceva il presidente della Giunta”.

“Era intollerabile – attacca Garassino – essere manovrati e gestiti in questo modo. Siamo uomini liberi, non abbiamo mai chiesto a Vaccarezza delucidazioni su questo tema perché riteniamo che ognuno debba risponderne a proprio titolo. E’ un problema politico preelettorale. Se il presidente Vaccarezza avrebbe voluto parlarci avrebbe dovuto farlo in modo diverso, non con un comizio elettorale come quello di oggi. Non c’è stato accordo politico tra Pd e Udc, ma solo convergenza sulla gravissima eventualità di questa convocazione del Consiglio provinciale. E’ un brutto inizio: se l’usanza fosse quella di fare comizi preelettorali credo che allora sarebbe meglio sciogliere il Consiglio provinciale e non rieleggerlo più”.

“Restiamo sconcertati di fronte al modo in cui si è voluto convocare e gestire questo Consiglio – gli fa eco il capogruppo del Pd Marco Russo -. Vaccarezza ha perso una grande occasione per aprire una discussione serena. Abbiamo capito per tempo che l’aula sarebbe stata teatro di un comizio elettorale”.

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