Albenga. Oggi alle ore 15.30, presso l’Auditorium San Carlo di Palazzo Oddo di Albenga, verrà ufficialmente presentato “Il primo rapporto sulla stato di salute della popolazione ligure”.
L’obiettivo del documento, è quello di descrivere le condizioni di salute dei cittadini attraverso l’analisi di alcuni parametri ad essa correlati disponibili fino al dettaglio comunale: una panoramica sulle principali caratteristiche di popolazione, dalla demografia agli stili di vita fino ad analizzare la domanda ed offerta dei servizi sanitari. Evidenziare significative variazioni dei principali indicatori di salute e suggerire eventuali priorità per il Servizio Sanitario Regionale.
Saranno presenti l’Assessore Regionale Claudio Montaldo, Franco Bonanni, direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS), la Direzione Generale dell’Asl2, i sindaci del Distretto Sociosanitario albenganese, i direttori di Dipartimento territoriali interessati e i Direttori delle Strutture Complesse operative all’Ospedale Santa Maria di Misericordia.
“La continua evoluzione dei bisogni sanitari e la conseguente crescita della spesa è legata a fattori destinati a durare nel tempo quali l’aumento della cronicità e della non autosufficienza, il progresso scientifico e tecnologico, l’ampliamento della nozione di salute nella popolazione, ai quali spesso si associa una crescente aspettativa da parte degli individui che conduce ad una visione mitizzata dell’efficacia della medicina, attribuendo al progresso tecnologico e scientifico un ruolo chiave che spesso travalica e supera la volontà e l’impegno dei singoli nel mantenimento della propria salute” si legge nella prefazione del Direttore dell’ARS Franco Bonanni.
“Alla luce di simili evidenze, la sopravvivenza dell’intero Servizio Sanitario è subordinata ad attività di pianificazione in grado di assicurare le cure necessarie secondo i consolidati principi di equità ed accessibilità alle cure, tenendo ben presente che qualsiasi strategia di intervento dovrà basarsi su prove di efficacia, appropriatezza e qualità delle prestazioni. L’attuale politica sanitaria regionale, a fronte anche delle modificazioni indotte dal federalismo, deve quindi orientarsi verso la necessità di operare delle scelte che ottimizzino gli interventi in relazione alle risorse disponibili, realizzabili attraverso l’adozione di tre azioni quali l’adeguamento dell’offerta basato sulla conoscenza dei bisogni, il governo della domanda e l’efficienza produttiva”.