[thumb:1362:l]Il numero di italiani in viaggio per le vacanze natalizie è quasi raddoppiato. Secondo l’osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere-Isnart infatti 10,5 milioni di persone sono già in vacanza o stanno per partire, ovvero 4,7 milioni in più rispetto all’anno scorso. Allo stesso tempo, però, a testimonianza del fatto che la crisi non ha smesso di incidere in modo significativo sulle scelte dei consumatori, si riduce considerevolmente il budget a bilancio: 279 euro per le vacanze in Italia e 775 euro per quelle all’estero, circa la metà rispetto all’anno scorso.
Natale e Capodanno saranno quindi salutati in una località turistica nazionale da 8,6 milioni di italiani (l’81,4% di quelli che hanno programmato una vacanza per le feste, in crescita rispetto ai 4,3 milioni del 2008). Sono invece 1,4 milioni le persone che partiranno per l’estero (13,2% delle vacanze programmate), comunque in crescita rispetto agli 1,3 milioni del 2008. La montagna, in particolare, sbaraglia tutte le altre destinazioni: almeno 4 milioni di italiani (38,6%) l’hanno scelta per queste vacanze.
Altri 3,3 milioni di persone raggiungeranno invece le città d’arte (31,6% delle vacanze programmate in Italia). La diminuzione del budget a propria disposizione ha portato gli italiani a preferire quest’anno le case, di proprietà o in affitto. Le prenotazioni però vanno a rilento: lo studio evidenzia infatti come molte delle intenzioni di vacanza degli italiani dipenderanno anche dal clima, soprattutto per quanto riguarda le destinazioni montane.
Al momento, infatti, le strutture ricettive nazionali hanno ricevuto un numero di prenotazioni anticipate per dicembre 2009 e per il primo trimestre 2010 in calo rispetto allo scorso anno, in maniera generalizzata sul territorio nazionale ad eccezione dell’area del Nord-Ovest, dove l’occupazione si mantiene sostanzialmente in linea con il 2008.
In generale, infatti, le prenotazioni nelle imprese ricettive italiane segnano per la chiusura del 2009, un calo del -7,8% per il mese di dicembre (prenotate il 27,8% delle camere) e del -14% per le festività natalizie (34,6%); per il 2010, un -9% di camere prenotate per gennaio (che registra il 15,8% di prenotazioni), un -7,1% per febbraio (14,7%) ed un -10,6% per marzo (9,5%). Stanno nel frattempo giungendo prenotazioni anche per i weekend e le settimane bianche di gennaio e febbraio: le strutture ricettive di montagna contano quasi 4 camere prenotate su 10 (gennaio 36,2%, febbraio 37,7%).
Nelle prenotazioni di dicembre bene le località termali e quelle lacuali: prenotate rispettivamente il 35,2% ed il 32,6% delle camere disponibili per dicembre e fino al 40-42% circa per le vacanze di fine anno. Ma per l’inizio del 2010, dopo le destinazioni montane, il lago “stacca” nettamente gli altri prodotti e, con il 23,6% di prenotazioni per gennaio, il 21% per febbraio ed il 19,4% per marzo, è il secondo prodotto più richiesto, sebbene le prenotazioni non raggiungano i livelli del 2008 (-3,2% gennaio, -7,5% febbraio e marzo).
“L’aumento degli italiani intenzionati a concedersi un periodo di vacanza in queste festività – sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – indica che c’é una moderata ripresa di fiducia da parte delle famiglie. E’ un buon segnale per il turismo, settore fondamentale per la nostra economia”.